Una vaschetta trasparente sotto la lampada magica, fogli lucidi, pigmenti colorati e pennelli, silhouettes di metallo o cartoncino ricamate di trafori e, soprattutto, le sue mani. Comincia dalla sabbia e dalle dita, Gek Tessaro, maestro d’arte, scrittore e illustratore veronese, giunto a Enna per la IV edizione della Festa del Libro. “Acquaria” il suo primo spettacolo “con poche parole – avverte – fatto per gli occhi le orecchie e il cuore”. Seguito da “Il circo delle nuvole” e “Il cuore di Chisciotte”.
Mani abili ed esperte, capaci di disegnare a rovescio come pretende la lavagna luminosa, e di lavorare insieme in perfetto accordo, destra e sinistra. Mentre il corpo si lascia attraversare dal ritmo delle parole in rima (a volte quasi un rap) e delle musiche scelte con cura e mixate da Lella Marazzini.
Gesti e materie che si incontrano ogni volta in modi diversi, segni cangianti in movimento. L’effimero struggente della bellezza nell’infinito trascorrere delle cose. Come nei mandala. Un lasciare che il mondo cambi e cambiare in esso.
Educare i bambini, e non solo all’immagine, è proprio questo. Metterli davanti a un fare. Lasciargli intravedere il fascino delle infinite possibilità della materia e la gioia del creare. Che è anche educarli ad avere fiducia nella vita ed in se stessi. E non è vero che i bambini non possano capire l’arte astratta: quando Gek Tessaro traccia segni danzanti sull’onda della musica e, sempre più veloce, fa e disfa, i bambini battono il tempo e capiscono benissimo il ritmo, e questo gioco che unisce corpo, mani e immagine e segno. I bambini, più vicini di noi alle scaturigini della creazione, possono benissimo capire Pollock.
Gek Tessaro inventa storie con le mani, ma non solo. Scrive anche i testi e la sua affabulazione – dove si intrecciano humour gioco di parole e poesia – fa pensare, incanta e diverte. La bellissima storia della Nuvola Sola, “respiro del mare, pensiero leggero che si arrende al vento…”, il sogno dell’Albero “sempre albero ero, ma l’albero maestro di un veliero…”, la storia esilarante del brigante Manolesta e dei suoi quattro capelli in testa, e quella del Signor Giuliano che pensa coi soldi di poter comprare tutto, mentre gli equilibristi del suo Circo delle Nuvole, ondeggiano fiduciosi l’uno verso l’altro perchè loro sì lo sanno che “il senso della vita, è trovare di un altro le dita…”.
Cinzia Farina