Piazza Armerina. Emergenza transitabilità rurale in contrade San Marco e San Gregorio

Piazza Armerina. “Da parecchi mesi gli abitanti di contrada San Marco e quelli di contrada San Gregorio lamentano grossi problemi di viabilità per quanto riguarda la strada comunale transitata ogni giorno da circa una trentina di famiglie residenti” a lanciare il grido d’allarme sono il coordinatore dell’Mpa Giuseppe Mattia e il consigliere comunale Ivan Piccicuto sottolineando: “E’ emergenza transitabilità per la viabilità rurale, bisogna intervenire urgentemente“.
Il coordinatore Mattia parla della situazione che riguarda molte delle strade comunali esterne:”Non è la prima volta che interveniamo sulla questione, come già evidenziato in precedenza, numerose sono le strade extraurbane che a Piazza Armerina presentano notevoli danni. Le violente ed abbondanti piogge, di questo inverno appena trascorso, hanno creato, inoltre, ulteriori pericoli alla viabilità non solo urbana ma nelle diverse contrade soprattutto quelle dove vivono parecchie famiglie durante tutto l’arco dell’anno. E’ necessario che la pubblica amministrazione si attivi quanto prima. Il problema vissuto da molti cittadini è palese, cosa aspetta l’amministrazione ad intervenire? –si chiede Mattia- è a rischio la incolumità dei cittadini”.
Il consigliere comunale Ivan Piccicuto spiega poi la situazione delle due contrade: “Da ultimo sono venuto a conoscenza della situazione della strada comunale delle contrade limitrofe San Gregorio e San Marco. Sono trenta le famiglie che ci abitano e che più volte al giorno la percorrono. Molti abitanti si sono rivolti a me parlando dei disagi che vivono quotidianamente. Con le ultime piogge l’asfalto si è definitivamente danneggiato. In situazioni di emergenza le famiglie, in particolare quelle con anziani e bambini, potrebbero rimanere isolati Siamo sempre alle solite, alle belle parole di questa amministrazione non seguono fatti concreti, lo stato di abbandono di cui vi ho parlato accomuna parecchie altre strade del circondario della città: non basta occuparsi soltanto delle vie cittadine centrali”.

Marta Furnari