Botta e risposta per perimetrazione Parco archeologico Villa romana Casale e aree archeologiche di Piazza Armerina

Piazza Armerina. Alcuni giorni fa il capogruppo consiliare del Pd Riccardo Calamaio aveva diramato un comunicato stampa con le sue valutazioni politico-amministrative circa uno degli argomenti trattati dal consiglio comunale nella seduta di lunedi 23 aprile, ossia la perimetrazione del Parco archeologico della Villa romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni viciniori, adesso il capogruppo dei consiglieri indipendenti Giuseppe Capizzi (nella foto) ha voluto compiere al riguardo delle precisazioni rispondendo a Calamaio. Così inizia Giuseppe Capizzi: “Nel prendere visione del comunicato stampa del consigliere Calamaio in ordine alla seduta consiliare del 23 aprile, che ha trattato l’ordine del giorno con proposta di perimetrazione del Parco archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni viciniori. E’ assolutamente doveroso sia politicamente che moralmente informare la Città sul reale svolgimento dei lavori consiliari”. Il consigliere spiega:”Innanzitutto voglio ricordare che senza la presenza in aula dei consiglieri comunali che si oppongono all’amministrazione comunale del sindaco Nigrelli, non sarebbe stato raggiunto il numero legale idoneo a celebrare la sessione del civico consesso”. Poi Capizzi continua: “ Avremmo avuto il diritto di non partecipare per protesta alla seduta, in quanto la proposta della Soprintendenza è pervenuta all’amministrazione il 9 marzo e solo dopo averla portata all’esterno e discussa con associazioni e amici di parte, è stata sottoposta ai gruppi consiliari di maggioranza in consiglio comunale, solamente il 18 aprile, per poi comunicare che i termini “perentori” scadevano il 23 aprile. Durante i lavori consiliari , e questo Calamaio lo dimentica nel suo dire, noi oltre ad assicurare la validità della seduta abbiamo con ampio e articolato dibattito, consentito l’approvazione della proposta di regolamento delle aree A e B, senza auto elogiarci e fare proclami all’esterno come ha fatto lui e la sua parte politica. Abbiamo dimostrato alto senso di responsabilità amministrativo e politico, pur avendo pronto un documento diverso, abbiamo deciso in aula di non presentarlo, perché ci siamo resi conto, che la richiesta della Soprintendenza si limitava a chiedere un semplice parere come previsto dall’art 20 della legge regionale 20/2000, mentre per la sensibilità che noi abbiamo verso la produttività, che non deve limitare la crescita e lo sviluppo di tutte le realtà presenti in un territorio, abbiamo votato contro la proposta dell’art.19 previsto nella zona C”.
Capizzi parla di Calamaio e del sindaco Nigrelli: “Questo è il nuovo metodo di fare politica da parte del consigliere Calamaio. Concluso il consiglio comunale, inizia a fare proclami, eludendo i principi di verità, degli antefatti e dello svolgimento dello stesso. Calamaio continua nell’azione intrapresa dal sindaco Nigrelli, sin dal suo insediamento, di netta chiusura verso la minoranza, che oggi è diventata maggioranza in consiglio. Nigrelli, non ha voluto interpretare il ruolo che la legge gli attribuisce, non avendo mai voluto concertare un atto amministrativo prima di sottoporlo al consiglio comunale, per poi invocare, il voto favorevole, quando i consiglieri del suo stesso partito votano contro o abbandonano l’aula. Calamaio piuttosto che fare proclami , spieghi perché nella stessa seduta, hanno votato contro la proposta del consigliere Adamo che fa parte del suo stesso gruppo politico senza dare una valida motivazione”. Capizzi in conclusione: “Tutto ciò evidenzia il costante malessere all’interno del Pd e la insensibilità dell’amministrazione comunale, di correlarsi con le forze consiliari, come quando seri problemi della città, lo richiedono, ne ricordo uno per tutti del recente passato: la permuta dell’area commerciale”.

Marta Furnari