Enna. Crollo muro Pergusina, scontro tra maggioranza e minoranza

Enna. Il crollo del muro sulla Pergusina sta creando contrasti tra consiglieri di maggioranza e consiglieri di minoranza del capoluogo, soprattutto sulla questione del struttura residenziale da realizzare. “I contrasti ci sono stati – ha dichiarato Maurizio Tornabene, consigliere del PD – ma questi contrasti erano per una costruzione che impediva di realizzare la parallela alla Pergusina; l’unico che ha sempre parlato di pericoli di stabilità è stato il consigliere Roberto Falciglia, che abita in una delle ville sulla sommità della collina.Ora tutti dichiarano che avevano previsto questo disastro”. La richiesta di convocazione straordinaria ed urgente da parte di tredici consiglieri di opposizione sarà esaminata oggi dal presidente, Enrico Vetri, ed è probabile che il consiglio comunale venga convocato al più presto. Il consiglio comunale, comunque, si riunirà venerdì pomeriggio, ma per affrontare argomenti diversi. Intanto il Sostituto Francesco Rio, che ha iscritto nel registro degli indagati il costruttore Selvaggio, l’ingegnere Angelo Chiarandà che è anche il calcolista e il geologo Salvatore Palillo, ha nominato gli esperti, si tratta di Marcello Arici,professore di Scienze delle Costruzioni presso l’Università di Palermo e l’ingegnere Giovanni Margiotta, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Palermo, che è anche un esperto geotecnico, per conoscere le cause che hanno provocato il disastro. La perizia tecnica è necessaria perché c’è da mettere in sicurezza tutto il pendio, che allo stato attuale si trova collassato, per cui le tre villette che si trovano sulla sommità della collina corrono dei rischi.Qualche movimento nelle tre strutture c’è stato, ma se peggiora il tempo potrebbero correre pericoli ancora maggiori. Intanto, si potrebbe diminuire il pericolo con alcuni accorgimenti tecnici, ma questo ovviamente lo potrà disporre solo la Procura, che ha sequestrato il cantiere, e probabilmente lo farà dopo gli accertamenti dei due esperti. Ci sarà da rafforzare il piede della collina per evitare che la frana continui il suo movimento e poi ci sarà da alleggerire il pendio stesso se si vogliono salvare le tre villette. Nelle condizioni in cui si trova bisogna agire con prudenza e con cognizione di causa se si vuole risolvere il problema. Potrebbe verificarsi l’annullamento delle autorizzazioni per la costruzione della struttura residenziale ma questo potrà essere possibile solo e soltanto quando si potrà consultare le relazioni dei due esperti nominati dalla Procura.