Enna. Proseguono le indagini sugli alloggi popolari disabitati

Enna. Le indagini effettuate dagli agenti della Digos, coordinate dalla dottoressa Giada Pecoraro, sugli alloggi popolari che sono vuoti ed in qualche caso mai abitate, stanno dando dei risultati sorprendenti visto che già sono stati trovati, specie ad Enna bassa, alloggi popolari che addirittura non sono stati mai abitati sin dalla loro assegnazione. Sino ad ora gli agenti della Digos hanno potuto constatare che sono dodici gli alloggi che non sono abitati, che non hanno nessun collegamento con luce, gas ed acqua per cui sta a significare che gli assegnatari non li hanno mai utilizzati. Su questo argomento che ha una certa importanza in quanto si potrebbero utilizzare per consentire alle famiglie indigenti di andare abitare, la collaborazione tra la Digos e gli uffici comunali è a tutto campo e continua perché ancora ci sono molti casi da rivedere ed è probabile che ci siano ancora alloggi popolari che possono essere messi a disposizione di chi alloggio non ne ha e che si trova in difficoltà enormi in quanto si trova ad abitare in locali angusti ed igienicamente malsani. Un mese fa un operaio precario del comune, Concimano in preda alla disperazione, ha minacciato di buttarsi dal palazzo comunale perché non aveva a disposizione un’abitazione per ospitare lui, la moglie ed il figlio. Gli agenti della Digos con la collaborazione dei vigili urbani stanno effettuando anche dei sopralluoghi, ma soprattutto il lavoro che viene svolto è quello di controllare le documentazioni ed accertare se le abitazioni sono attive. Non bisogna dimenticare che ad Enna bassa sono stati trovati degli alloggi che non vengono abitanti dagli anni ’80 perché gli assegnatari si trovano ad abitare altre abitazioni oppure addirittura si trovano a lavorare al nord o all’estero. In questa vicenda le associazioni di categoria come Sunia, Sicet ed Uil possono offrire una collaborazione importante perché loro conoscono il problema meglio degli altri. La Digos sta agendo con grande decisione, si vuole avere una mappa di tutti gli alloggi che per un motivo o per un altro sono disabitati, poi dovrà essere il comune a prendere una decisione circa il loro utilizzo, certo è che qualcosa bisogna farla specie per quelle famiglie che vivono in grande difficoltà.