Piazza Armerina. Siciliantica visita Villa Romana del Casale

Piazza Armerina. I soci di Siciliantica visitano la Villa Romana del Casale. Recentemente promossa ed organizzata da Angela Malvina L’Episcopo, presidente della sezione piazzese di Siciliantica una visita guidata presso i percorsi della restaurata Villa Romana del Casale. La visita partecipata da un folto gruppo di soci provenienti dalle più disparate sezioni territoriali di Siciliantica, con la presenza tra gli altri dei presidenti di Caltagirone ed Acireale è avvenuta sotto l’auterovole guida di don Francesco Aleo, socio piazzese, laureato in Lettere Classiche con una specializzazione in Archeologia, ed inoltre docente di Patristica presso la Facoltà Teologica di Sicilia, a Palermo, e presso l’Istituto San Paolo a Catania. La presidente L’Episcopo racconta la visita: “La descrizione, dettagliata e scrupolosa di don Francesco Aleo ha evidenziato l’unicità dei luoghi, il loro contesto, nonché l’intervento sulla copertura. L’intero progetto, infatti, non ancora concluso, mirava principalmente alla conservazione del bene, unitamente alla protezione dei mirabili mosaici e dei ritrovati affreschi. La sensazione immediata, varcata la soglia, anche in un torrido pomeriggio estivo, è di gradevole frescura, sensazione che si accentua negli ambienti più interni”. La presidente L’Episcopo compie alcune positive considerazioni sui lavori:“La nuova copertura per noi ha assolto pienamente al primo dei suoi compiti: l’isolamento termico. Così come le nuove passerelle, più solide, disposte su un unico livello e che si affacciano sugli ambienti circostanti il Peristilium. Passerelle che saranno agibili anche per i disabili, ai quali finora era negata la fruizione del sito. Tra gli ambienti visitabili, spiccano la cosiddetta stanza di Polifemo – uno dei mosaici più suggestivi e meglio conservati che, dopo il restauro, è tornato ad ammaliare con i suoi colori pieni di luce – la “passeggiata”, con affacci sul “corridoio della Grande Caccia”, e la ritrovata Basilica, cuore e meta dell’intera costruzione”. Angela L’Episcopo, poi, ci tiene a precisare come rispetto ad alcuni giudizi negativi compiuti da altri addetti ai lavori nelle scorse settimane Siciliantica sia rimasta, invece, soddisfatta da quanto realizzato: “A nome di tutti gli associati, -dice L’Episcopo- esprimo un plauso ai lavori fin qui svolti. Decisamente ci dissociamo dalle polemiche nate all’indomani dell’inaugurazione. Polemiche che, evidentemente, non tengono conto dei lavori ancora da svolgere, ma neanche della bellezza di un luogo restituito alla propria dignità e che offre il meglio di sé in notturna, con le soffuse illuminazioni a Led. Chi ha potuto seguire da presso i lavori, le difficoltà e i risultati finora conseguiti dall’equipe dell’arch Guido Meli, dalla Rup arch Rosa Oliva e dalla maestria dell’architetto Bianchini, con i suoi infaticabili collaboratori, non può che rigettare con forza critiche fini a sé stesse, certamente non costruttive. E non può non sottolineare come la visita al Triclinium, il vasto ambiente che sarà sottoposto a restauro con i nuovi fondi stanziati grazie all’intervento dell’ormai ex Commissario Sgarbi, dia contezza di ciò che era la Villa prima del restauro e, da sé, dovrebbe suggerire toni più cauti a nostalgici e a chi vanta esperienze forse non completamente possedute”.


Marta Furnari