Piazza Armerina: sul consuntivo il sindaco è solo

Piazza Armerina. “Ritengo che il sindaco Nigrelli sia politicamente sempre più solo” lo dice il consigliere comunale Carmelo Gagliano dopo la recente seduta del civico consesso, che, solo in terza convocazione, ha approvato il conto consuntivo per l’anno finanziario 2011. Gagliano parla in particolare di quanto accaduto in consiglio comunale: «Durante l’approvazione del rendiconto di gestione, per l’esercizio finanziario 2011, solo cinque consiglieri Venezia, Lotario, Adamo, Catalano e Calamaio hanno votato favorevolmente, sono stati registrati tre voti contrari, quello mio di Picicuto e di Paternicò, e due astensioni quelle di Falcone e Fioriglio. Tutto ciò dimostra che solo pochi fedelissimi sono rimasti al fianco di Nigrelli, rispetto ai tredici consiglieri che inizialmente vantava a suo sostegno il sindaco».
Gagliano senza remore denuncia: «Il rendiconto finanziario è arrivato in consiglio comunale con notevole ritardo e sotto la scure del commissario regionale, che per ben due volte si è insediato nel nostro comune, negli ultimi due anni, con spese a carico dei cittadini piazzesi e una umiliazione istituzionale senza precedenti. Il settore economico finanziario del nostro comune vive una dimensione del tutto singolare, il bilancio di previsione per l’anno 2011 viene presentato e approvato nel settembre 2011 fuori tempo massimo, il bilancio di previsione dell’anno in corso ancora non viene approvato in giunta e tutta l’attività finanziaria viene svolta in dodicesimi, togliendo di fatto la prerogativa principale al consiglio comunale di indirizzo e di controllo. Tutto questo sotto la guida ad interim del nostro sindaco, che ricordiamo detiene la delega al bilancio».
«Negli ultimi giorni – conclude Gagliano – la nostra comunità ha affrontato problematiche difficili come gli incendi nei boschi (un patrimonio lasciato nell’oblio da questa amministrazione), acqua potabile inquinata da colibatteri, l’invasione di pulci in alcune strade del centro storico, un vero e proprio bollettino di guerra, eppure qualcuno continua a sostenere che che la città sta cambiando».
Marta Furnari