Complici i saldi, certo, ma per una lunga notte, il corso Umberto si è trasformato in un ampio bazar a cielo aperto e non è mancato di certo l’estro dei commercianti, rivelatisi veri maestri nell’accattivarsi l’attenzione della folla. Dai colori, a portata di bambino, a veri e propri (nonché ammirevoli) “manichini viventi” a portata di sguardi incuriositi e, perché no, ammiccanti. Tre stupende ragazze in vetrina, a sfoggiare un capo diverso ogni ora, hanno suscitato l’attenzione dei passanti, stuzzicando la voglia di shopping. Si è detta soddisfatta la proprietaria del negozio, artefice dell’originale iniziativa, che nel corso delle passate edizioni ha registrato “un trend costante di vendite”.
Insomma, per qualche ora almeno ci si è potuti dimenticare di spread, spending review e di tutta quella terminologia ansiogena entrata a far parte del linguaggio corrente attuale, registrando un flusso tutto sommato positivo negli acquisti. Ospite fissa della serata anche l’arte, sia figurativa – con l’esposizione di alcuni dipinti di artisti emergenti – sia di strada.
Alessandra Maria