Catenanuova. Sindaco aderisce all’Udc, ma la sezione locale a conoscenza a cose fatte

Catenanuova. «La recente migrazione dall’Mpa all’Udc del sindaco Biondi, non ha rispettato le norme statutarie dell’Udc e della sezione catenanuovese». Lo sostiene Pippo Cardaci (nella foto), da anni segretario dell’Udc che aggiunge: «Come mai la dirigenza locale era assente alla cerimonia del passaggio del sindaco Biondi fra le fila dell’Udc? ». «Solo una telefonata verso le 16.30 della stessa giornata della cerimonia, del segretario provinciale Lorenzo Granata, per informarci che stava ufficializzando l’adesione. Un fatto considerato anomalo dalla nostra dirigenza, che se fosse stata avvisata preventivamente avrebbe messo a disposizione i propri locali per dare lustro all’evento e di questo ci rammarichiamo. In ogni modo ci rallegriamo per la “temporanea” scelta del sindaco Biondi».
«Temporanea perché nel corso dell’attuale legislatura – chiarisce Cardaci – il sindaco ha già deluso l’Mpa, cui aveva aderito tempo fa e illuso anche “Forza del Sud”, quindi per noi difficile prevedere fino a quando troverà conveniente restare nel nostro partito. Nessuna acredine, ma un po’ di rammarico sì, per la modalità dell’operazione condotta dal segretario Granata, prevaricante verso la nostra sezione e per la mancanza di tatto del sindaco Biondi, che ha snobbato la nostra dirigenza, affidandosi ad Antonio Guagliardo, iscritto, si afferma, online all’Udc e qui mi corre l’obbligo di sottolineare che risulta arbitraria la qualifica di “componente consiglio direttivo provinciale” attribuita a Guagliardo, poichè nella composizione dell’organigramma del direttivo provinciale diffuso dallo stesso Granata, Guagliardo non risulta». In merito a una probabile candidatura del sindaco Biondi alle regionali, Cardaci dice: «Negli ultimi incontri ennesi del direttivo locale e provinciale era stata individuata già la mia persona, con decisione unanime, quale candidato alle regionali, ma è chiaro che non posso che accettare qualsiasi decisione dei vertici del mio partito».

Carmelo Di Marco