Enna Calcio: Oggi esordio tra dubbi e mugugni

Sarà un esordio tutto da scoprire quello che attende oggi pomeriggio l’Enna che ospiterà il Real Giarre per la prima giornata di Promozione. In casa Enna per certi versi è ancora tutto in alto mare e l’indecisione di giocatori come Zagami, Campanella o Marziale se scendere o no in campo la dice lunga sull’atmosfera che si respira nello spogliatoio ennese. A buttare acqua sul fuoco è Peppino Cannarozzo che alla vigilia della partita ha parlato di posizioni che non capisce e si è detto speranzoso circa una riflessione attenta dei tre giocatori: “Mi auguro che prevalga il buon senso, non capisco perché questa loro posizione, non ci sono conti aperti”. Pare che i giocatori abbiano chiesto garanzie o anticipazioni previste per fine settembre. Chi è certo che non vestirà la maglia dell’Enna è invece Condorelli che solo oggi ha capito di non potere conciliare l’attività calcistica con gli impegni lavorativi. È rientrato ad Enna, dopo una brevissima parentesi a Calascibetta, il difensore Marzà che oggi potrebbe essere in campo. Nessun nuovo arrivo in porta, tanto meno in attacco. Già risaputo che ci sono stati dei sondaggi, ma la società non è riuscita a dotarsi dei due importanti elementi. Così in porta si giocano la maglia da titolare Tricarichi e Cicirello, con il primo favorito. In attacco spazio alla linea verde con Livio Palermo e il ’94 Sapuppo. L’allenatore Privitera si affiderà a loro per sfondare la difesa ospite anche se per il proseguo della stagione servirà, oltre alla freschezza dei giovani, soprattutto la sapienza e l’esperienza dei veterani. La partita, con fischio d’inizio alle ore 16, si giocherà al “Gaeta”, ma a porte chiuse per l’inagibilità dell’impianto sportivo. In settimana c’era la speranza che potessero partire i lavori di ristrutturazione delle due tribune centrali, ma dal Comune non è giunta alcuna notizia ufficiale obbligando la società a giocare senza pubblico. Non inizia nel migliore dei modi, insomma, la nuova stagione dell’Enna, non resta che sperare in un giudizio positivo dal campo.