Continua fenomeno franoso in contrada Urga lambendo il centro abitato di Gagliano

Gagliano. Sono già trascorsi tre anni dalle prime segnalazioni del fenomeno franoso di contrada Urga, ma la situazione idrogeologica della zona continua ad essere instabile e a preoccupare, soprattutto in vista della stagione invernale portatrice di precipitazioni. Dal sopralluogo del 26 giugno scorso è emerso che il fenomeno franoso, causa del dissesto, continua ad essere alimentato a monte e lateralmente, lambendo il centro abitato. Motivo per il quale il sindaco Salvatore Prinzi chiede un intervento urgente.
La frana risale agli anni ’60, ma gli interventi messi in atto dall’amministrazione L’Episcopo la stabilizzarono. In anni più recenti il problema si è accentuato. La rottura della condotta idrica che portava l’acqua dai serbatoi di contrada Salvatore al serbatoio di via San Pietro, aveva creato dei problemi nella zona alta di contrada Urga, facendo scivolare il terreno verso il basso. L’anno scorso la condotta fu dismessa dall’Ato idrico. Nel maggio 2009 la situazione della frana si aggravava, fino a farla precipitare a valle nel febbraio 2010 a seguito di abbondanti piogge, con conseguente ordinanza di sgombero per un fabbricato rurale. Cominciarono così a mobilitarsi i cittadini residenti nella zona, segnalando la pericolosità del fenomeno alle autorità competenti. La frana travolgeva nel frattempo strade, terreni e caseggiati rurali, rasentando di 300 metri il centro abitato. Il sindaco Prinzi chiedeva al presidente della Regione lo stato di calamità. A seguito di pressioni sulla Protezione civile e sul Ministero dell’Ambiente, si è ottenuto l’inserimento del dissesto nei programmi nazionali per l’emergenza idrogeologica, con finanziamento di 800 mila euro. Le indagini propedeutiche al progetto esecutivo da parte di Sviluppo Italia evidenziarono che l’importo del finanziamento era deficitario per la risoluzione del problema. Nel febbraio scorso l’aggravamento della situazione, dovuta alle insistenti precipitazioni, aveva portato il primo cittadino ad un tavolo tecnico con il commissario per l’Emergenza idrogeologica, durante il quale si era stabilito un intervento urgente stralciato dal progetto ed un finanziamento di 1 milione 600 mila euro per l’intervento globale di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area. Oggi Prinzi chiede al comitato di Indirizzo e controllo per la gestione dell’accordo di programma del Ministero dell’Ambiente di volersi esprimere con urgenza sulla richiesta di ulteriore finanziamento (1 milione 900 mila euro) per la piena funzionalità dell’intervento, oppure, in caso di esito negativo, di volersi adoperare per dare inizio ai lavori di messa in sicurezza con i fondi già decretati e disponibili, pari a 840 mila euro.
Valentina La Ferrera