Enna. Altra condanna per Enzo Sprone, nove anni per droga e calunnie, interdetto in perpetuo dai pubblici uffici
Enna-Cronaca - 28/10/2012
Enna. Un’altra condanna, a nove anni di reclusione, per Enzo Sprone, l’artigiano ennese di 34 anni, che il 17 luglio uccise con 64 coltellate l’amico avvocato Roberto Rosso, alla presenza di un comune amico nell’abitazione della madre ad Enna bassa. Infatti la sera prima dell’omicidio dell’avvocato Roberto Rosso, Enzo Sprone, assunse droga e cedette cocaina a due amici, quindi , dopo l’omicidio, accusò ingiustamente una terza persona di essere stato lui a commettere l’omicidio. Il tribunale di Enna lo ha riconosciuto colpevole in tutte e due i casi e per questo i giudici del tribunale collegiale, presieduto da Elisabetta Mazza, giudici a latere Romito e Commandatore, lo hanno condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione. Sprone viene difeso dall’avvocato Walter Tesauro, che, invece, nella sua arringa aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito. Per lui, il pm Francesco Rio nella sua requisitoria aveva chiesto oltre dieci anni di prigione. L’imputato per il delitto dell’avvocato Rosso è stato condannato a trent’anni di prigione, ma in attesa c’è il ricorso alla Cassazione, perché il difensore chiede che si fatto un nuovo calcolo della pena. Enzo Sprone, ritornando a questo secondo processo, avrebbe ceduto stupefacenti a due persone, sarebbe stato un consumo di gruppo, un gruppo di amici a cui era estraneo la sua vittima, l’avvocato Rosso, che arrivò a casa di Sprone solo l’indomani e che non ha mai fatto uso di droghe. Oltre all’accusa di spaccio, Enzo Sprone è stato condannato pure per calunnia per l’accusa ad una terza persona . Dopo l’omicidio fu arrestato quasi subito dagli agenti della squadra mobile della Questura, diretta dal dirigente Giovanni Cuciti, ed Enzo Sprone,mentre si trovava in cella avrebbe accusato un giovane, che lo frequentava, di aver ucciso Roberto Rosso, cosa non vera. Sprone nel dettaglio è stato condannato a sei anni di reclusione e 26 mila euro di multa per spaccio, nonostante l’attenuante della lieve entità della droga ceduta e l’esclusione dell’aggravante di aver mischiato più droghe per aumentarne la potenzialità lesiva; mentre 3 anni e 4 mesi gli sono stati dati per calunnia ai danni del giovane, 200 euro di multa per detenzione illegale di 18 cartucce calibro 12 che la polizia trovò a casa sua. I giudici hanno anche dichiarato Sprone interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l’espiazione della pena. In compenso è stato assolto dall’accusa di calunnia ai danni dell’ex moglie, che aveva accusato ingiustamente di avergli rubato dei soldi.