I 2500 euro al mese di stipendio che i deputati del Movimento 5 stelle percepiranno a fronte degli attuali 20 mila euro lorde, rappresenta una svolta rispetto al passato. Un modo per affermare che non si fa politica per arricchirsi. Il rappresentante del popolo, dunque, deve essere al servizio dei cittadini. Cambia la geografia politica in Sicilia. Rosario Crocetta, uomo-antimafia, diventa Presidente della Regione Siciliana. I grillini portano, con successo, gli isolani a riflettere, via i vitalizi, via gli sprechi, e i siciliani, stanchi del malaffare, delle ruberie di molti politici della vecchia nomenclatura, hanno accordato la loro fiducia al Movimento. “Noi saremo come le zitelle acide, non guarderemo in faccia a nessuno”, ha dichiarato Cancelleri del M5S. Dall’altra parte la risposta del neo presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. “Attenzione- ha detto- le zitelle acide rimangono senza marito”.
Anche la provincia di Enna fa i conti con la valanga grillina. Con 10093 voti, il Movimento 5 Stelle diventa il secondo partito in ambito provinciale. Antonio Venturino, residente a Piazza Armerina, siederà all’Ars. In paesi come Calascibetta il M5S supera tutti i partiti tradizionali, compresi quelli di governo (Mpa e Pdl). Meglio dei Grillini, in provincia di Enna, solo il Partito democratico che conquista 10894 voti facendo eleggere il candidato Mario Alloro, fedelissimo del potente senatore Mirello Crisafulli. La guerra-politica tra l’uscente Elio Galvagno e il senatore Crisafulli viene vinta da quest’ultimo. L’ex esponente della Margherita avrà forse spazio all’interno dell’Esecutivo di Crocetta? Il voto di domenica ha decretato, inoltre, la fine dell’esperienza politica di tutti i deputati uscenti dell’Ennese. Oltre a Elio Galvagno vanno a casa Giuseppe Abbate (Grande Sud), Edoardo Leanza (Pdl) e Paolo Colianni (Mpa). Altro dato curioso riguarda la città di Piazza Armerina che si prende una rivincita su Enna. Sono due infatti i deputati della città dei Mosaici.
Dal 33 per cento del 2008 il partito di Berlusconi è passato al 12 per cento. Una vera disfatta. Ci sembra proprio di poter affermare che la terza repubblica ha già mosso con determinazione i primi passi. Sobrietà e moralità è quello che vogliono i cittadini dai nuovi rappresentanti politici. E chissà se la metà dei siciliani non è andata a votare anche perché indignata da una classe politica che ha dimenticato la parola etica.
Francesco Librizzi