Catania. Al Cannizzaro esami radiologici più sicuri

L’ospedale Cannizzaro di Catania è il primo nel Sud Italia e tra i primi in Europa a dotarsi di un innovativo sistema di gestione della dose di radiazione, che ottimizza l’esposizione del paziente e garantisce la massima efficacia dell’esame radiologico.
La soluzione tecnologica adottata dall’Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro si chiama “DoseWatch” ed è realizzata da General Electric Healthcare. Si tratta di un sistema DACS (Dose Archiving and Communication System) basato sull’invio dei dati dosimetrici da parte degli strumenti diagnostici come TC, angiografo o mammografo, a un server che li elabora e li archivia. Il sistema è dotato di una soluzione software integrata con le differenti apparecchiature di imaging digitale, che permette di tracciare e archiviare automaticamente e in tempo reale la dose di radiazione per ciascun esame; quando si raggiungesse un livello di dosi significative per il paziente, il programma genera degli “alert”, mentre l’archiviazione dei dati consente di effettuare in ogni momento analisi statistiche. In ottemperanza della norma (decreto legislativo 187/2000) sull’ottimizzazione della dose al paziente nel rispetto della migliore risposta clinica della prestazione radiologica, “DoseWatch” è stato introdotto a luglio su tre apparecchiature radiologiche. E ora l’Unità operativa semplice di Fisica sanitaria, diretta dalla dott.ssa Maria Gabriella Sabini, e le Unità operative complesse di Diagnostica per immagini, diretta dal dott. Domenico Patanè, e di Neuroradiologia, diretta dal dott. Concetto Cristaudo, hanno tracciato il bilancio dei primi tre mesi di attività: l’analisi dei risultati ha permesso di ottimizzare le procedure diagnostico-terapeutiche in termini di dose erogata e affidabilità clinica delle immagini prodotte dalle apparecchiature.
Diversi, infatti, i vantaggi offerti dalla nuova tecnologia. Innanzitutto in termini di sicurezza del paziente: «La fisica sanitaria e lo staff medico – spiega il dott. Patané – vengono immediatamente informati tramite un messaggio in caso di esposizioni radiogene elevate, possibili in presenza di procedure interventistiche complesse o di ripetuti esami TC su pazienti traumatizzati. In queste eventualità, saranno predisposti i necessari follow-up medici o sarà limitato l’assorbimento di ulteriori dosi». Il sistema permette una maggiore efficienza nell’utilizzo delle apparecchiature, ottimizzando il rapporto tra l’elevata qualità di immagine, necessaria alla diagnosi clinica, e la più bassa dose possibile al paziente. «Viene garantita anche una migliore appropriatezza dell’esame – afferma il dott. Francesco Poli, commissario straordinario dell’Azienda Cannizzaro – perché il monitoraggio della dose consente di scegliere il percorso di indagine diagnostica più appropriato per ciascun paziente, anche in funzione della sua storia in termini di esposizione alle radiazioni. Così, ad esempio, una persona che ha già effettuato molti esami TC potrà essere sottoposta ad altri sistemi di diagnostica. Inoltre, il paziente potrà essere informato sull’entità di dose da radiazione ricevuta, anche in relazione a successivi esami».
È in corso l’estensione dell’applicazione del sistema “DoseWatch” a tutto il parco delle apparecchiature di alta tecnologia dell’ospedale Cannizzaro, con un minimo incremento di spesa a carico dell’Azienda (circa 0,80 euro a prestazione) e un elevato beneficio per la salute del paziente.