Enna Calcio. Dolce: “Cannarozzo mi ha chiamato, ma…”

Adesso c’è anche la conferma, Peppino Cannarozzo ha contattato Nicola Dolce per affidargli la panchina dell’Enna Calcio. A confermarlo è lo stesso tecnico che ieri abbiamo contattato in cerca di conferme a quelle voci che si rincorrono da giorni. “Si, ci sono stati dei contatti con Cannarozzo, ne abbiamo parlato, attendo una chiamata tra oggi (ieri per chi legge) e domani, ma ad ora nessuno mi ha chiamato” ha ammesso Dolce che se giungerà ad Enna lo farà insieme al direttore sportivo Massimo Parisi. Ed il tecnico ha le idee chiare nel dire che vuole garanzie altrimenti non se ne farà nulla: “Portare oggi una squadra a Enna significa restare vincolati tutta la stagione, voglio certezze a livello di rimborsi spese, non sono tanti, ma devono essere certi”. Nicola Dolce sa che qualche problema ad Enna c’è “ma non mi compete, se accontentano le mie richieste io non ho problemi a venire ad Enna” confida l’allenatore ricordando, però, che già da qualche anno l’Enna non riesce a risolvere i propri problemi.
In passato ci hanno provato tecnici come Santino Nuccio, Angelo Greco, Luca Cannistraro e per ultimi Guido De Maria e Vittorio Privitera. Tutti hanno vissuto i periodi nefasti della società gialloverde vivendo attimi critici che hanno provato a combattere, ma invano. Se la trattativa con l’Enna andrà in porto, Dolce sa già che non troverà un ambiente sereno: “Verrò ad Enna per fare calcio, poi sta a noi far tornare il sorriso ai tifosi”. La disponibilità del tecnico, come ha subito chiarito, non è su carta bianca, ma dipenderà tutto dalle certezze che il presidente Cannarozzo riuscirà a dare: “Enna è una bella piazza, ma non posso subire certe cose, ripeto, o ci sono certezze o Dolce e Parisi non si muoveranno”. Il tecnico ha anche confermato che non ci sono difficoltà a ricomporre un organico da schierare già domenica, ma ci si chiede con quali certezze Cannarozzo possa portare avanti la trattativa tenuto conto che lui stesso ha in più occasioni detto di non essere nelle condizioni economiche di tenere in vita l’Enna. A chiudergli le porte in faccia anche la proprietà nissena per stessa ammissione di Mario Privitera e Raffaele Ammendola i quali hanno ripetuto che non hanno più nessuna intenzione di investire sull’Enna anche se Cannarozzo ripete ancora oggi che lui è solo un “tramite” e le decisioni vengono prese dalla proprietà. Insomma ancora una volta intorno all’Enna Calcio non c’è molta chiarezza, anzi veleggia molta incertezza nella speranza che non sia la solita farsa propagandistica.