Enna Calcio. Vince il Nicosia 6-0; Cannarozzo tra punizioni e nervosismo

Va al Nicosia il recupero della quattordicesima giornata di Promozione che ha visto i nicosiani far festa su una smarrita ed impresentabile Enna Calcio battuta 6-0. Un’altra brutta pagina per il calcio del capoluogo mortificato da una gestione societaria a dir poco discutibile. Ma purtroppo ci sono altri episodi che hanno macchiato questa giornata e sono riconducibili al comportamento del presidente Peppino Cannarozzo che ha dichiarato guerra alla stampa impedendo al cronista di entrare negli spogliatoi per prendere le formazioni, ma soprattutto si è reso protagonista di un avvertimento poco ortodosso nei confronti di un tifoso che aveva espresso il proprio disappunto per la gestione dell’Enna. Cannarozzo in barba a qualsiasi atto distensivo non si è trattenuto invitando l’altra parte ad un “confronto”, un atteggiamento assolutamente condannabile, quello di Cannarozzo, che pur essendo ormai un uomo isolato e contestato da tutta la città sportiva continua nei suoi atti provocatori anzichè andare avanti per la propria strada. È inconcepibile che un uomo di sport alzi incredibilmente i toni inasprendo la sua posizione di contrasto con chiunque non la pensi come lui, insomma una caduta di stile. Il limite sembra ormai superato e il suo scatto d’ira dimostra che è sull’orlo di una crisi di nervi oltre che in evidente difficoltà.

Non è cercando il faccia a faccia con i tifosi che pensa di poter risolvere i problemi di un’Enna sportivamente fallita così come il progetto societario e nemmeno vietando l’ingresso ai giornalisti a cui non viene garantita la possibilità di poter svolgere serenamente il proprio incarico. Solo grazie alla disponibilità dei dirigenti del Nicosia è stato possibile reperire la formazione titolare e le riserve della squadra ospite, mentre la distinta dell’Enna è stata consegnata in un fogliettino volante (che alleghiamo con foto) per di più con evidenti errori. Per dirne un paio, i numeri non corrispondenti con le persone scese in campo o lo stesso nome trascritto due volte.
Simpatica scenetta anche quando un tesserato ha sbirciato dalla panchina armato di videocamera per riprendere quanto avveniva in tribuna, una ripresa durata solo una volta e che certamente non aveva come intento quella di farla trasmettere su Sky…ma magari per una forma di curiosità. Chissà.
E che dire su chi è sceso in campo con l’Enna Calcio? La maggior parte non era nelle condizioni fisiche per poter giocare tanto da creare ilarità e sorrisi nei pochi presenti nella tribuna del “Gaeta”. Incurante di ogni critica Cannarozzo ha tesserato gente “avanti” nell’età e con qualche chilo di troppo. Due domande a tal proposito sono doverose. Sanno queste persone quanto sta accadendo in casa Enna Calcio? E poi, la società ha avuto l’interesse a far sostenere le visite mediche ai tesserati? Questo non tanto per le possibili sanzioni economiche, quanto per la salute di gente buttata in campo senza nessun controllo e senza sapere se ne hanno le giuste condizioni per sostenere certi ritmi. È soprattutto una questione di coscienza che dovrebbe comunque far muovere anche il Comitato regionale della lega calcio affinchè metta sotto la lente d’ingrandimento quanto sta accadendo in casa Enna Calcio.
I giocatori tesserati per la partita di ieri erano Salvatore Migliore, Cataldo Massimo Alesso, Liborio Fiore, Daniele Cravotta, Salvatore Domenico Santaera, Salvatore Devis Maira, Emanuele Rizzo, Marco Ferra, Concetto Niciforo, Aldo Graci, Rosario Emanuele Burcheri, Calogero Fiandaca, Simone Cagnina, Stefano Denny Scarantino, Giuseppe Maria Sassano (ndr scritto in distinta ma non presente ed ingnaro), Fabio Burcheri e Boris Avola.

Molti di loro hanno dato l’impressione di non avere dimestichezza con un pallone da calcio o, comunque, non giocano ormai da un po’ di anni. Positivo, nonostante tutto, l’impatto con la realtà per il portiere Salvatore Migliore.
Il risultato di 6-0 ha messo in secondo piano l’aspetto sportivo e non può essere diversamente, semmai si spera che si metta la parola fine a questa triste e martoriata vicenda trovandone la soluzione che ridia all’Enna la dignità perduta. Sembra però che Cannarozzo di mollare le redini non ne abbia assolutamente voglia anzi continua nelle sue opere di convincimento di persone magari ignare di quanto sta accadendo. Adesso l’attenzione si sposta alla gara di domenica prossima quando si farà visita al Real Giarre che già pregusta un’altra gustosa scorpacciata di gol naturalmente al banchetto offerto ed imbandito dall’Enna!