Leonforte. Truffa alle assicurazioni: molti nomi noti, anche 4 avvocati e 3 medici

Leonforte. Lo scandalo dei falsi incidenti automobilistici, con altrettanto falsi danni fisici, era da tempo al centro di una complessa indagine della Procura di Nicosia. adesso per i difensori nominati dagli indagati (114 in totale, tra i quali 3 medici e 4 avvocati) è corsa contro il tempo per chiedere gli interrogatori o presentare memorie ed atti difensivi. Le richieste di interrogatorio o il deposito di atti devono avvenire entro 20 giorni dall’avviso di conclusione delle indagini, che è stato depositato una decina di giorni fa.
Gli indagati li stanno ricevendo in questi giorni e quindi entro la prima settimana di gennaio i difensori dovranno decidere le azioni difensive da portare avanti. Tra gli indagati ci sono molti “nomi noti” di insospettabili professionisti che adesso dovranno difendersi dall’accusa di avere fatto parte di un sistema di frode in danno delle compagni assicurative che sarebbe andato avanti per anni e che sarebbe stato ormai collaudato al punto che, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal procuratore capo di Nicosia Fabio Scavone, alcuni indagati avrebbero utilizzato il sistema dei falsi incidenti per onorare debiti.
Tutta l’inchiesta era partita da intercettazioni effettuate nell’ambito di una operazione antidroga nelle quali alcuni spacciatori, discutendo con i fornitori di partite di stupefacenti da pagare, avrebbero detto: “Non ti preoccupare, ti pago. Adesso faccio un incidente e ti do i soldi”. Era subito emerso il sospetto del coinvolgimento di medici considerato che per attestare danni e lesioni conseguenti ad un incidente stradale serve un certificato e che quasi mai i presunti feriti risultavano ricoverati in ospedale o medicati al pronto soccorso. Un fisioterapista avrebbe provveduto a certificare prestazioni di riabilitazione mentre gli avvocati che rischiano la radiazione dall’albo, avrebbero provveduto a gestito la “regolarità” della documentazione prodotta, ma si sospetta anche che possano avere messo a disposizione anche falsi testimoni.
L’indagine ha esaminato i sinistri stradali denunciati alle assicurazioni a partire dal 2007, individuando tutti quelli sospetti e ricostruendo il sistema nel quale sarebbero stati coinvolti a vario titolo i 114 indagati. L’inchiesta avrebbe chiarito il ruolo di quanti sono chiamati a valutare danni a mezzi e persone e che avrebbero dovuto accorgersi di trovarsi di fronte a simulazioni palesi.