Tutta la comunità di Villapriolo ha simbolicamente occupato di nuovo l’ufficio postale pronto a chiudere

Villarosa. Tutta la comunità di Villapriolo ha simbolicamente occupato di nuovo l’ufficio postale per ribadire la contrarietà alla decisione di Poste Italiane di chiudere il servizio della frazione. Ieri mattina la protesta spontanea è stata organizzata nel giro di pochissimo tempo con il passa parola impedendo così agli addetti delle Poste di ritirare la documentazione e quindi lo smantellamento dell’ufficio. “Abbiamo visto che hanno riaperto per portarsi le cose che ci sono dentro –dicono alcuni cittadini-, siamo qua e ci restiamo dentro. Siamo stati pure sbeffeggiati –commentano- hanno chiuso in anticipo rispetto alla data prevista che era stata fissata per il 24 dicembre. Quando il 24 siamo andati presso l’ufficio postale di Villarosa per presentare le domande di prelevamento dei nostri risparmi ci hanno detto che non erano in grado di fare nessuna operazione perchè il nostro ufficio risultava aperto. E caso mai potevamo prelevare 500 o al massimo a 1000 euro al giorno. E’ normale questo? Noi non ci muoviamo di qua, non stiamo facendo niente di male, vogliamo solo delle risposte alle richieste che abbiamo avanzate il mese scorso presso la Provincia e la Prefettura di rimandare la decisione della chiusura non prima che ci sia stata un tavolo di trattative. Quindi, il presidio continua perchè non vogliamo spegnere la nostra speranza di mantenere un servizio essenziale per la nostra comunità”. “Ho chiamato ieri personalmente il Prefetto –dice il sindaco Franco Costanza- per avere una qualche risposta alla richiesta di un incontro inoltrata ai vertici regionali di Poste Italiane, ma purtroppo si trova ancora fuori sede e rientra lunedì. Dalla segreteria però mi hanno fatto sapere che Poste Italiane non si è fatta proprio sentire. A questo punto ritengo che con un telegramma bisogna interessare direttamente il presidente della regione Crocetta”. Intanto a Villapriolo si è costituito un comitato di cittadini con l’intento di procedere con un’azione legale nei confronti di Poste italiane. “Abbiamo un incontro questa sera a Caltanissetta –fanno sapere dal Comitato- con l’avv. Giuseppe Giunta dell’Adusbef (Associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari) per contrastare, se vi sono le condizioni, questo abuso ingiusto delle Poste. Noi crediamo che vi siano anche perchè gli abitanti di Monterappoli, una frazione del comune di Empoli, in provincia di Firenze, l’hanno spuntata. In un incontro tra la responsabile dell’area territoriale Centro Italia di Poste Italiane, Tiziana Morandi, il capogruppo Pd in Regione, Vittorio Bugli, e il vicesindaco di Empoli, Carlo Pasquinucci è stato fatto un accordo che prevede la riduzione delle aperture a quattro giorni settimanali. Non si comprende perchè un accordo di questo genere non si possa fare anche qui in Sicilia”.

Giacomo Lisacchi