Nicosia. La “Casa comune” punto di riferimento dei visitatori della riserva naturale di Monte Campanito

Nicosia. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per il recupero e la ristrutturazione della “Casa comune”, un immobile ormai fatiscente e semi abbandonato che si trova a poca distanza dalla ex caserma, dove sarà realizzato il “Museo della montagna”, che è già finanziato con 500 mila euro con i fondi Pist. La “Casa comune” (edificio realizzato mezzo secolo fa per essere una struttura a disposizione degli operatori dell’agrozootecnia locale) non ha mai realmente assolto alla funzione per la quale fu costruito. Il progetto approvato prevede che la struttura una volta recuperata venga adibita a centro turistico per i visitatori della riserva naturale orientata di monte Campanito e del Museo della montagna. Il progetto prevede una spesa di 466 mila euro dei quali 350 mila per i lavori di ristrutturazione. La “Casa comune” ospiterebbe un centro turistico per la promozione della riserva, del territorio e per la commercializzazione e la degustazione dei prodotti tipici locali. Si tratta di un punto polifunzionale destinato a dare ai visitatori tutte le informazioni sia sugli itinerari per visitare la riserva suia su quanto c’è da vedere in città e nel circondario. Il centro turistico è necessario a garantire una offerta di servizi che diviene indispensabile, dopo che sarà realizzato il museo didattico che verrà inserito nei circuiti del turismo naturalistico e di quello scolastico. Nella “Casa comune” è previsto un punto di commercializzazione di formaggi, salumi, conserve e prodotti della gastronomia locale avrebbe grandi potenzialità e completerebbe l’offerta ai turisti. La ristrutturazione dell’immobile potrebbe anche essere coperta da fondi in cofinanziamento tra Comune e Regione, ma il progetto verrà comunque presentato nell’ambito delle misure di valorizzazione del territorio e potenziamento dell’offerta turistica nelle aree dove questa è carente. Al momento l’idea è quella di rendere la “Casa comune” idonea e quindi valutare una gara per la gestione che potrebbe essere affidata anche agli stessi produttori agrozootecnici, riuniti in cooperativa, che vi commercializzeranno i loro prodotti, ma che dovrebbero anche garantire il punto informativo e promozionale. Tutto tace, invece, sul fronte del contenzioso per la consegna della ex caserma, che in parte è occupata dalla Sigenco, società che ha svolto i lavori per la realizzazione di un lotto della Nord/Sud. La società, a seguito delle difficoltà finanziarie che hanno portato ad un concordato preventivo con i creditori, ha recentemente sospeso il cantiere e chiuso la sede degli uffici, ma non è stato reso noto se sono state consegnate al sindaco Malfitano le chiavi di locali e se il contenzioso si avvia ad essere risolto bonariamente senza ulteriore ricorso alle cause civili.