Piazza Armerina. Giovane studente agli arresti per estorsione autorizzato a frequentare il professionale

Enna. Potrebbe chiudersi con un patteggiamento l’inchiesta che lo vede protagonista e che, lo ha visto nell’incontro con il Gip confessare tutto quello che era successo, il gip di Enna Luisa Maria Bruno, intanto, ha autorizzato lo studente dell’Istituto Professionale Boris Giuliano di Piazza Armerina, Carmelo Andrea Arena, che attualmente si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione aggravata e continuata, ai danni di un compagno più giovane, a tornare a frequentare scuola per non perdere l’anno scolastico. Il ragazzo può allontanarsi da casa ogni giorno dalle 8 alle 14. A deciderlo è stato il giudice, che ha accolto parzialmente l’istanza dell’avvocato di Arena, il penalista piazzese Sinuhe Curcuraci, che chiedeva la scarcerazione completa del ragazzo visto che ha fornito ampia confessione. L’avvocato Curcuraci, intanto, starebbe valutando un rito alternativo, e non ha voluto commentare le novità a livello cautelare, con l’autorizzazione di frequentare giornalmente la scuola. Il giudice ha ritenuto le “esigenze di studio annoverabili tra le indispensabili esigenze di vita” previste dalla legge. L’indagine sulla vicenda, che vede coinvolto un altro studente dello stesso istituto, è stata condotta dai carabinieri della stazione di Barrafranca e della compagnia di Piazza Armerina. Secondo quanto è venuto fuori dall’indagine si è accertato che un compagno di classe di Arena gli avrebbe consegnato diversi oggetti d’oro, e poi, messo alle strette dai genitori (il padre aveva messo una telecamera nella stanza da letto) avrebbe raccontato l’accaduto, facendo partire l’indagine. Arena peraltro ha manifestato pure l’intenzione di risarcire i danni ai genitori del compagno. Quando lo hanno interrogato, ha confessato di aver ricevuto gioielli e monili d’oro da un compagno di classe, chiedendo scusa e dicendosi pentito di quello che ha fatto.

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