Indebita percezione aiuti agricoltura: GdF Enna a 7 soggetti sequestra beni per 900.000 euro
Enna-Cronaca - 18/01/2013
In questi giorni militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Enna hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” che ha interessato disponibilità finanziarie e beni immobili, per un valore complessivo di circa 900.000 euro.
Il provvedimento, richiesto dal Procuratore Capo della Repubblica di Enna, Dr. Calogero Ferrotti, titolare dell’indagine, è diretto ad aggredire i patrimoni illeciti prima ancora della definizione del procedimento, costituendo una misura preventiva volta a cautelare il concreto recupero delle somme che si assumono indebitamente percepite.
La misura cautelare reale, adottata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Enna, ha colpito 7 soggetti, accusati di indebita percezione di contributi comunitari erogati nell’ambito della politica agricola comune.
Le indagine dei finanzieri hanno messo in luce un ben congegnato modus operandi basato sulla produzione ed utilizzazione di falsi contratti di fitto agricoli, presentati all’AGEA, unitamente alla domande di aiuto, anche con la complicità del responsabile di un Centro di Assistenza Agricola.
In realtà dei veri proprietari dei fondi, ben 95 risultavano già morti da tempo, mentre altri erano emigrati altrove, e le particelle agricole, censite come seminativi, non venivano dagli aventi diritto utilizzati per richiedere alcun contributo.
E’ stato, pertanto, relativamente facile, attraverso l’utilizzo dei contratti di affitto fittizi, sostituirsi agli ignari proprietari ed ai lori eredi, e far così figurare di coltivare dei terreni in realtà lasciati incolti.
Nei confronti degli indagati, a vario titolo, sono state rubricate responsabilità riconducibili ad ipotesi delittuose per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico ed in atto privato, nonché contraffazione di pubblici sigilli; tutti condotte realizzate al fine di percepire illecitamente finanziamenti comunitari per un valore complessivo pari a circa un milione di euro.
Oltre alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria e all’obbligo di restituire tutte le somme indebitamente percepite, sono state contestate ai responsabili sanzioni amministrative per un importo pari a circa 2.000.000 di euro.