Elezioni nazionali. Esclusione Crisafulli: the day after, candidature solo di servizio.

Il senatore ribadisce di non voler lasciare il partito e invita Bersani all’apertura della campagna elettorare a Enna: “La mia candidatura non è stata supportata da nessun articolo di legge né da alcun articolo del codice etico. E’ stato un atto di epurazione che non ha nulla di democratico”


La esclusione era nell’aria, troppi attacchi, troppe versioni ingigantite dei suoi problemi giudiziari, ed alla fine questa esclusione dalla lista della Camera è avvenuta poche ore prima che si presentassero le liste. Reazione composta quella del senatore Mirello Crisafulli, il quale ha voluto comunque rilasciare una dichiarazione anch’essa composta e di fedeltà ad un partito che lo ha visto protagonista per più di trenta anni. “Ho il dovere – esordisce Crisafulli – prima di tutto di rassicurare i dirigenti, gli iscritti al Pd, le cittadine e i cittadini che hanno partecipato alle primarie, dandomi il loro consenso, sul fatto che l’esclusione dalla lista non è stata supportata da nessun articolo di legge né da alcun articolo del Codice Etico”. “Avrei preferito, in ogni caso – evidenzia il senatore ennese – che tale questione di opportunità mi fosse stata posta non, come invece è avvenuto, a ridosso del deposito delle liste, ma prima dello svolgimento delle primarie per la designazione del candidato premier”. “Do appuntamento sin da ora alla manifestazione di apertura della campagna elettorale alla quale invito ad essere presente il segretario nazionale e candidato premier, Pierluigi Bersani”. Duro Mario Alloro, deputato regionale e segretario provinciale. “È tornata la Santa inquisizione ” e ieri ha annunciato di una richiesta di convocazione urgente del Consiglio regionale del partito. La rinunzia a Crisafulli sicuramente creerà all’interno del PD ennese qualche problema perché è stato eliminato uno che all’interno del PD ha un certo carisma, ne era un leader indiscusso, ed è evidente che il PD perderà molti voti. Una cosa è chiara che, asente Crisafulli, il PD non sarà lo stesso, non sarà più forse il primo partito in provincia di Enna. Già il Presidente dell’Università Kore, prof.Cataldo Salerno, ha dichiarato che restituirà la tessera del PD, l’esclusione dalla lista del PD-Sicilia “ha creato non poco panico all’interno del PD ennese, sarà difficile trovare una ricomposizione. Intanto si sottolinea che probabilmente salirebbe diverse posizioni nella lista dell’avvocato Maria Greco di Agira, che potrebbe addirittura prende il posto di Crisafulli.

Anche negli altri partiti ci sono mal di pancia perché guardando con attenzione liste e candidati ci si accorge che la quasi totalità dei candidati ennesi nelle varie liste sono soltanto candidature di servizio, perché difficilmente avranno la possibilità di essere eletti, a meno di terremoti che in politica difficile avvengano. Insomma Enna e la sua provincia diventeranno solo portatori di voti per candidati di altre provincia. Nel PdL Edoardo Leanza, coordinatore provinciale, sostiene che nella scelta dei candidati c’è stato rinnovamento, ma c’è anche il fatto che sia Leanza che Regalbuto, candidati alle regionali, hanno rinunziato ad essere inseriti nella lista del PdL perché era stata dato loro delle posizioni non confacenti al loro valore politico e di voti. Per la Sicilia orientale, i candidati provenienti dalla provincia ennese, saranno l’ing. Salvatore Ferrara (11), giovanissimo consigliere provinciale di Nicosia; l’assessore comunale di Troina Gioacchino Plumari; Tonino Messina, presidente del consiglio comunale di Calascibetta e responsabile provinciale dei giovani del Pdl; e la studentessa universitaria Jenny Arena, di Barrafranca. Al Senato, invece, il candidato sarà Croce Parisi, di Regalbuto. Per quanto riguarda il Fli giuste le candidature di due consiglieri comunali Filippo Fiorenza (7) di Leonforte, e di Giovanni Mazzone (9). Nelle file del Grande Sud si aspetta di sapere quale posizioni dovrebbe prendere l’uscente Ugo Grimaldi, il quale ha dichiarato di accettare la candidatura solo se è in una posizione che gli consente di essere riconfermato (2-3 posto). Le candidature dell’Udc sono sei con il segretario provinciale, Lorenzo Granata, tra i candidati alla Camera e Renato Mancuso al senato. Poi di rilievo Fabio Montesano, presidente dei commercialisti, che nella lista di Monti si trova al quarto posto.