Allevatori dei Nebrodi e dell’ennese incontrano Assessore reg risorse agricole

Si è svolto martedì mattina l’incontro con un gruppo di allevatori dei territori dell’ennese e dei Nebrodi con l’assessore regionale delle risorse agricole e alimentari Dario Cartabellotta promosso da alcuni sindaci dell’ennese tra cui il neo Sindaco, dall’ex Sindaco Gaetano Punzi e dall’allevatore Sebastiano Lombardo Facciale di Troina. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Nissoria, il Sindaco di San Teodoro Salvatore Agliozzo, l’ex sindaco di Capizzi Nino Iraci Sareri, l’assessore Saraniti del Comune di Cesarò, l’allevatore Giacomo Fascetto, insieme a diversi tecnici del settore.
“L’incontro è stato molto interessante – dichiara l’ex Sindaco di Regalbuto, Gaetano Punzi – sopratutto ho potuto constatare la grande disponibilità e competenza dell’assessore regionale Cartabellotta che segnerà certamente la svolta nel settore”. Tanti i temi dell’incontro e molte le proposte per rilanciare l’indennità compensativa con un bando per il 2013, i problemi dell’indebitamento degli allevatori, le modifiche al bando della misura 214 sul biologico proponendo un unico parametro ed l’avvio delle procedure per l’attivazione della misura 215. Soddisfatti i promotori dell’incontro, continua l’ex Sindaco Gaetano Punzi che si dice “pronto a continuare questo interessante confronto con gli organismi regionali che si sono mostrati aperti alla risoluzione delle problematiche del settore sopratutto delle modifiche alla misura 214 sul biologico che scade giorno 11 febbraio. Ringrazio il dott. Drago e lo staff dell’assessore per aver seguito tutti l’iter dell’incontro con grande competenza”.


Assessorato Risorse Agricole e Alimentari – verbale incontro problematiche zootecnia del 29/01/2013

Presso la sede dell’Assessorato regionale Risorse Agricole e Alimentari, in viale Regione Siciliana 2771, si è tenuto un incontro alla presenza dell’Assessore, per individuare le più opportune soluzioni in merito alle problematiche del comparto zootecnico, con particolare riguardo ai territori montani e delle aree interne della regione. All’incontro richiesto da alcuni amministratori locali e operatori del settore dei territori dell’Ennese e del Messinese. Apre l’incontro il dott. Antonino Drago, introducendo il tema e invitando i presenti ad evidenziare le problematiche più attuali e importanti del settore.
Interviene il sig. Sebastiano Sanzarello, evidenziando come alcuni interventi recenti che dovrebbero mirare ad aiutare il comparto zootecnico siciliano, in profonda crisi e in sostanza quasi abbandonato, sono da considerare oltre che tardivi anche sostanzialmente inefficaci e difficili da attuare. In particolare viene evidenziato che l’attivazione della misura 214/1b, relativa alle attività zootecniche condotti in biologico, è stata tardiva rispetto a quanto fatto con altre misura agro-ambientali del PSR Sicilia 2007-2013 e che rispetto a queste prevedono esigui importi unitari per le aziende che dovrebbero aderire e delle procedure troppo complesse, sia per le modalità di calcolo delle stesse indennità (eccessiva frammentazione della tabella che definisce le classi di UBA), che per alcuni aspetti burocratici quali ad esempio quelli legati alla dimostrazione del titolo di possesso dei terreni. Si evidenzia inoltre la mancata attivazione della misura 215 (benessere degli animali). Viene infine chiesto di individuare una soluzione per prorogare l’erogazione dell’indennità compensativa per le aree a pascolo. Interviene il sig. Sebastiano Lombardo che oltre a rimarcare quanto evidenziato nell’intervento precedente, richiama quanto già effettuato in altre regioni italiane sia per i pascoli in biologico (con procedure più snelle e importi unitari maggiori) che per la mis. 215. Interviene il sindaco di San Teodoro evidenziando che a partire dalle prime misure di incentivazione del biologico attivate con i vecchi programmi europei, le indennità sono sempre più abbassate fino al totale stato di quasi abbandono dell’ultimo periodo. Riprende la parola il dott. Drago che in proposito evidenzia al di là della necessità di intervenire con le diverse misure di aiuto alla gestione ordinaria delle aziende zootecniche, ad esempio attraversi le misure agro-ambientali del PSR, così come evidenziato e richiesto dagli interlocutori presenti all’incontro odierno, sarebbe opportuno mettere a punto, per esempio attraverso il nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020, degli interventi di medio lungo o periodo per ridare centralità alle produzioni zootecniche della regione, soprattutto quelle montane e delle aree interne, puntando principalmente al recupero di significativi margini prezzo legati all’elevata qualità dei nostri prodotti, anche attraverso gli elementi di identità territoriale, quali per esempio il concetto di “Born in Sicily”, connettendola allo stesso tempo anche con le caratteristiche di presidio del territorio, che andrebbero incoraggiati attraverso significativi interventi infrastrutturali e strutturali. Rispetto a tale ragionamento viene registrata una condivisione sostanzialmente unanime da parte dei presenti. Interviene il sindaco di Nissoria anche in qualità di operatore di primo piano nel settore della lavorazione e commercializzazione delle carni, sostenendo che il sistema di produzione delle carni oggi più competitivo e che ha anche un futuro di ulteriore sviluppo è quello industriale che già assicura un elevato standard di qualità del prodotto, anche o soprattutto, contrariamente a quanto spesso si afferma, per gli stock provenienti da altri paesi europei, come ad esempio Spagna e Francia, che in genere risultano di qualità e standard superiori alle carni siciliane. Si sostiene che tale sistema è l’unico in grado di competere e che rispetto a tale impostazione già i produttori del centro nord, compresi quelli della pianura padana, cominciamo a manifestare difficoltà significative nel tenere testa alla competizione degli altri produttori europei ed extra-europei. Interviene il dott. Drago che chiede al sindaco di Nissoria, se egli, grazie alla sua particolare esperienza nel settore, vede delle possibilità di realizzare in Sicilia, un modello diverso di produzione e commercializzarne delle carni, che punti più sulla qualità tipica e locale e meno sugli standard internazionali e industriali, a vantaggio degli allevatori e dei consumatori siciliani che potrebbero trarre dei vantaggi reciproci: di maggiore reddito, i primi, e di un prodotto di alta qualità, legato al territorio, i secondi. Interviene l’Assessore Cartabellotta che, nell’auspicare l’attuazione anche per le produzioni zootecniche dei concetti del “born in Sicily”, puntando ad una giusta remunerazione e redditività di chi vive e lavora nelle aree interne, che va aiutato anche in questo modo, a presidiare i territori, lascia al dott. Drago e al dott. Candore il compito di raccogliere la sintesi dell’incontro, per tradurlo in dei possibili interventi da porre in essere. Il dott. Drago infine, raccogliendo l’invito dell’Assessore e le varie richieste poste dagli interlocutori, si impegna a verificare fin da subito con i competenti uffici dell’Assessorato la possibilità di migliorare le procedure per gli attuali interventi di aiuto (misure agro-ambientali del PSR 2007-2013) per il settore zootecnico già posti in essere e individuare le soluzioni più celeri e praticabili per quelli che si possono eventualmente ancora attivare; si impegna infine ad individuare, insieme ai competenti uffici dell’Assessorato, le soluzioni migliori per mettere a punto, nell’ambito dei nuovi strumenti di programmazione, gli interventi più idonei a supportare il settore mediante il miglioramento delle infrastrutture e delle strutture per consentire di recuperare prezzo per le produzioni zootecniche siciliane di qualità, e quindi una maggiore redditività per gli operatori.