Inchiesta Triskelion. Mafia ennese in Lombardia: due condanne ed un’assoluzione

Due condanne e un’assoluzione al processo stralcio dell’inchiesta Triskelion, operazione condotta tre anni fa dal Gico della Guardia di Finanza di Caltanissetta, sui le attività di Cosa Nostra ennese in Lombardia. Giovanni Tramontana, originario di Pietraerzia , accusato di associazione mafiosa, usura, estorsione ai danni di un dipendente e intestazione fittizia di beni è stato condannato a 13 anni e 2 mesi, assolto da un’altra accusa di usura, della stessa estorsione ai danni di altri dipendenti e un’intestazione di beni. Un bergamasco, Claudio Ricci, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per estorsione a un dipendente e intestazione fittizia di beni, ma assolto invece dalla stessa estorsione in danno di altri dipendenti; viene esclusa l’aggravante di aver favorito la famiglia mafiosa. Il tribunale collegiale, presieduto da David Salvucci, con giudici a latere Romito e Commandatore, ha anche escluso per lui che abbia intestato a suo nome un appartamento per non far individuare la provenienza del denaro per cui è stato anche disposto il dissequestro e la restituzione dell’appartamento. Assoluzione totale, invece per un terzo imputato, Rosario Amico, a cui era contestato solo un presunto concorso esterno, per aver messo a disposizione della “famiglia” le capacità economiche derivanti dalla sua attività imprenditoriale, ricevendo dai componenti dell’organizzazione supporto e protezione. Per Rosario Amico, difeso dagli avvocati Delfino Siracusano e Calogero Vinci, è stata emessa sentenza di assoluzione con formula piena. L’indagine della Guardia di Finanza è stata coordinata dal pm Stefano Luciani della Dda di Caltanissetta. Tramontana viene difeso dagli avvocati Siracusano e Guido Cesarini, Ricci, invece, dall’avvocato valguarnerese Antonio Impellizzeri. Quest’ultimo ha voluto evidenziare la sua soddisfazione nei confronti di una sentenza che ha ridimensiona il quadro accusatorio, escludendo ogni forma di corresponsabilità o agevolazione di Ricci all’organizzazione mafiosa. ” Restano ipotesi marginali di reato – conclude l’avvocato Impellizzeri – per cui attendo di leggere le motivazioni; ritengo che ricorrendo in appello si potrebbe ottenere un’assoluzione”.