Sicilia. CGIL chiede a governo regionale piano rilancio occupazione giovanile

La Cgil chiede al governo regionale di varare un piano del lavoro per i giovani, che ne rilanci l’occupazione e fornisca strumenti per l’aumento dell’occupabilità.
La proposta è della segreteria regionale del sindacato e del dipartimento politiche giovanili che, richiamandosi al piano del lavoro recentemente presentato a Roma dal sindacato di Susanna Camusso, stilano un elenco di interventi prioritari da realizzare nell’isola. “Il punto di partenza- dicono Ferruccio Donato, reggente della Cgil Sicilia e Andrea Gattuso, responsabile regionale del dipartimento politiche giovanili- sono i drammatici dati della disoccupazione assieme al convincimento che è dai giovani che bisogna partire per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia”. Nell’isola, ricorda la Cgil il tasso di disoccupazione giovanile e’ del 42,8% (2011), andando oltre il 50% per le donne. I Neet (Not in Education, Employment or Training) nel 2012 sono risultati 319 mila, cioè il 34,1% della popolazione tra i 15 e i 29 anni. Tra i giovane inoltre 8 nuovi contratti su 10 non sono a tempo indeterminato, mentre il diritto allo studio universitario è sotto finanziato: solo il 50% degli aventi diritto gode di borsa di studio a causa della carenza di finanziamenti. Il piano del lavoro per i giovani, secondo la Cgil, dovrà puntare a cambiare questa situazione. Tra le richieste alla regione c’è allora la “Garanzia giovani”, raccomandata dall’Ue, che consiste nell’impegno da parte dei centri per l’impiego di garantire agli under 30, entro quattro mesi dalla perdita di un impiego o al termine degli studi, un’offerta di lavoro, un corso di perfezionamento, un contratto di apprendistato o un tirocinio di qualità. “Occorre dunque cominciare- sottolineano Gattuso e Donato- con la riforma dei servizi per l’impiego”. La Cgil chiede inoltre l’approvazione entro 6 mesi (come stabiliscono le linee guida della Conferenza Stato- Regioni) delle legge per la regolamentazione degli stage (17 mila quelli che vengono attivati ogni anno, senza regole, garanzie, tutele), su cui esiste un ddl di iniziativa popolare promosso dalla Cgil e arenatosi per la fine legislatura; inoltre, della legge sul diritto allo studio per gli studenti medi e per l’incremento del welfare studentesco (ad esempio mense e trasporti) nelle Università. Alla Regione, inoltre, la Cgil sollecita incentivi per lo start-up delle imprese giovanili e il riordino degli incentivi per le aziende che assumono giovani. “La situazione attuale- rilevano Donato e Gattuso determina emigrazione giovanile, fuga dei cervelli, spreco dei cervelli, cioè la sottoutilizzazione dell’enorme capitale umano della regione. La Cgil- concludono- ritiene che sia una rotta da invertire e che il rilancio dell’occupazione giovanile sia fondamentale non solo per il loro futuro ma anche per quello di tutta la Sicilia”.