Festa delle donne: due manifestazioni a Troina

Troina. Sono due le manifestazioni che si svolgeranno in paese per la festa della donna che si celebra l’8 marzo: quella di oggi pomeriggio alle 17 nell’aula magna dell’Iiss Ettorea Majorana organizzata dall’associazione culturale Antonio Gramsci con la proiezione del film “We want sex” (2010) di Nigel Cole, che racconta le lotta delle operaie della Ford di Danegham, in Inghilterra nel 1968, contro la discriminazione di genere e per la parità delle retribuzioni (ingresso libero e gratuito), e l’altra di domenica sera dell’ associazione “Donne e società” con lo spettacolo teatrale di Lucia Sardo “La madre dei ragazzi” nel teatro della Cittadella dell’Oasi. Nella manifestazione di oggi pomeriggio dell’associazione culturale Antonio Gramsci ci sarà anche un incontro-dibattito sul tema “La condizione della donna e trasformazioni sociali” coordinato da Grazia Livolsi, Marinella Pacino e Tatiana Pacino. Saranno lette anche alcune pagine del libro di Concita De Gregorio “Malamore”, che racconta storie di donne che hanno subito violenza. Le parole più diffuse, quando si parla dell’odierna condizione femminile, sono disoccupazione e violenza, con un netta prevalenza della seconda sulla prima. Sono circa 100 le donne che ogni anno vengono uccise da mariti, fidanzati ed amanti. Secondo i dati forniti dall’Istat, non è denunciato il 96% dei casi di violenza minore che le donne subiscono in gran parte da uomini con cui hanno un rapporto famigliare, amoroso o di amicizia. La violenza maschile che subiscono le donne dei nostri tempi, non è la semplice riproposizione della cultura e del potere patriarcali. Il tipo di violenza maschile sulle donne che abbiamo di fronte, non implica il rifiuto dell’uguaglianza tra uomini e donne e neppure il pregiudizio di inferiorità verso la donna. Al contrario, si potrebbe dire che c’è un riconoscimento dell’autonomia femminile. Semmai il problema è il senso di inadeguatezza ed una certa difficoltà degli uomini ad accettare la differenza e la libertà nel rapporto con le donne. Le trasformazioni sociali della seconda metà del Novecento hanno modificato radicalmente il modello di famiglia, i rapporti di coppia ed i ruoli del maschile e del femminile. Di fronte a questi cambiamenti prodotti dal femminismo, gli uomini provano un senso di insicurezza e di frustrazione da cui traggono origine gli implusi alla violenza contro le donne.

Silvano Privitera