Amministrative Troina: primarie centrosinistra domenica 7 aprile

Troina. La macchina delle primarie per la scelta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, si è messa in moto. A vigilare sul corretto svolgimento delle primarie c’è la commissione di garanzia di cui fanno parte: Salvatore Leanza (Pd) con funzioni di coordinatore, Salvatore Barbirotto (Lista Scorciapino), Salvo Pacino (associazione politico-culturale Re-esistenza) ed Alessandro Nasca (Psi). La commissione di garanzia, nell’ultima riunione di alcuni giorni fa, ha definito le fasi operative per la presentazione delle candidature. Per avere i moduli per la raccolta delle firme a sostegno del candidato che partecipa alle primarie, ci si può rivolgere ad uno qualsiasi dei 4 componenti della commissione di garanzia. E’ possibile contattare telefonicamente il coordinatore della commissione di garanzia, Salvatore Leanza, chiamandolo a questo numero di cellulare: 338 8613862. E’ disponibile anche il modulo di accettazione della candidatura che deve essere sottoscritto dal candidato alle primarie e presentato alla commissione di garanzia entro le ore 12 del 21 marzo presso la sede del circolo Vittorio Fiore del Pd di via San Pantheon. Quel giorno, nella sede del Pd, dalle 9 alle 12 ci sarà la commissione di garanzia a ricevere le candidature e le dichiarazioni di accettazione dei candidati. I candidati possono essere designati dai partiti della coalizione. In tal caso, basta che le segreterie dei partiti di centrosinistra comunichino i nomi e trasmettano le dichiarazioni di accettazione dei candidati. Per i candidati esterni ai partiti di centrosinistra, le candidature devono essere sottoscritte da non meno 250 e da non più 300 elettori ed elettrici troinesi. Le primarie si svolgeranno domenica 7 aprile. Per il centrosinistra troinese le primarie per la scelta del candidato sindaco sono una forma di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte politiche. Le primarie sono una procedura democratica per la scelta del candidato sindaco non un rito salvifico per risolvere un problema politico. E’ il nodo politico che il centrosinistra deve sciogliere, in questa fase, è la scelta del candidato sindaco attraverso le primarie. E’ molto probabile che alle primarie concorreranno, in misura maggiore se non addirittura in via esclusiva, esponenti di partito che ricoprono incarichi nelle istituzioni e nei partiti. Bisogna mettere nel conto che per lo stesso partito ci potrebbero essere più candidati alle primarie. E’ qui che sorge il primo problema dalla cui soluzione dipenderà l’esito non tanto delle primarie quanto quello delle “secondarie”, cioè delle elezioni comunali vere e proprie in cui corrono candidati di coalizioni contrapposte. Per vincere le “secondarie”, che poi sono le elezioni principali, è necessario che il candidato scelto con le primarie sia un elemento di sintesi della coalizione e che sia il meno esposto a critiche da parte dei cittadini sotto diversi aspetti. L’esperienza delle primarie in altri comuni dimostra che i candidati che sono identificati con gli apparati di partito sono puniti dai cittadini elettori. Non basta quindi che i partiti mettano in campo per le primarie pochi o molti candidati senza soppesarne e valutarne in anticipo le caratteristiche. Le primarie hanno un senso se i candidati hanno progetti diversi per il paese. Se non si mettono in risalto il diverso profilo dei candidati e l’idea di paese che hanno in testa, chi parteciperà alle primarie secondo quali criteri dovrà scegliere? Vincere le primarie è soltanto il primo atto rispetto al faticoso e gravoso compito di correre dopo alle “secondarie” per provare a vincerle. Alle elezioni del 26 maggio bisogna andarci con un certo slancio e grande entusiasmo e con un’idea di paese per sperare di potercela fare, ma questo dipende da come si svolgeranno le primarie.

Silvano Privitera