Stesso trattamento alle donne sorprese a palpare la frutta

Il cartello incriminato (Foto da “Il Giornale di Vicenza”)

Un’abitudine dura a morire, quella di palpare la frutta e la verdura per testarne la consistenza e accertarsi della freschezza. E allora, per dissuadere la clientela femminile nel farlo, un supermercato di Noventa Vicentina (Vicenza) ha pensato ad un avviso quanto meno originale: «Le donne sorprese a palpare la frutta subiranno lo stesso trattamento. Grazie». Un cartello rimasto appeso per alcuni mesi, fino a febbraio, nel reparto ortofrutta self service del supermercato, ma portato agli onori delle cronache su Il Giornale di Vicenza grazie a un lettore rimasto sconcertato dall’avviso «sessista».

Apriti cielo. Perché ora, a puntare il dito accusatorio sul supermercato – e quindi i titolari dello stesso – , giudicando come «riprovevole» il cartello, è il Forum delle donne del Prc-Fds di Vicenza (Partito della Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra). In una nota firmata dalla responsabile Irene Rui infatti, si spiega che «il messaggio costituisce chiaramente reato di violenza». E pensare che i titolari volevano solo scherzare. «Non si può sorvolare su tale azione o quanto meno prenderla alla leggera e mettersi a ridere, poiché dalla minaccia si può passare ai fatti. Molte persone, in virtù che la maggioranza delle vittime non denunciano, si permettono tali atteggiamenti ed enunciazioni come se la cosa fosse un atto normale e irrilevante. Se lasciassimo scorrere – continua Rui -, avalleremo che subire e fare violenza nei confronti dell’altro genere, è normale e che lo è anche l’uso di tali frasi o battute offensive». E chiede sia ai cittadini che alle autorità che «qualora quel cartello fosse ancora appeso di fare le proprie rimostranze al gestore e di farlo quanto meno togliere».

A mettersi le mani nei capelli però, più che la clientela, sono stati i proprio i titolari del supermercato. «Una reazione che ritengo del tutto spropositata – spiega in un’intervista rilasciata al Giornale di Vicenza Luca Barbiero, uno dei titolari del supermercato, nonché presidente mandamentale di Confcommercio. Barbiero si è detto dispiaciuto che l’iniziativa, solo scherzosa, sia invece stata letta “in maniera negativa. Non c’era alcuna volontà di offendere le donne», sottolinea, spiegando che avrebbero potuto sì scrivere «persone» al posto di «donne»; ma oltre il 90% della loro clientela al banco frutta e verdura è femminile. «Non c’era nulla di dispregiativo e credo che tutte le clienti l’abbiano letto così visto che non abbiamo avuto alcuna lamentela. In ogni modo, il cartello è stato tolto da un po’ di tempo. Non volevamo certo scatenare tutto questo bailamme».
 
ANNA MARTELLATO

lastampa.it


Ricerche a cura di Alessandra Maria