“Troina, bene comune” e “Cittadini per la rinascita” in competizione per l’elezione del nuovo sindaco. M5s non partecipa

Troina. Fino ad ora, a dire quello che faranno nei prossimi 5 anni, se vinceranno le elezioni comunali del 9 e 10 giugno, sono stati la coalizione di centrosinistra “Troina, bene comune” con la sua carta d’intenti e il movimento civico “Cittadini per la rinascita” con il suo manifesto politico. Entrambe queste due formazioni l’hanno illustrato ai cittadini in due distinti incontri pubblici. Il Movimento 5 stelle (Ms5), che nelle elezioni politiche del 24 febbraio a Troina è arrivato al secondo posto dopo il Pd, ha fatto sapere che non correrà alle elezioni comunali perché quei troinesi che hanno dichiarato pubblicamente di voler fare parte del M5s non costituiscono un gruppo locale simile a quelli che in altri paesi si sono formati a partire da una specifica questione su cui si sono attivati gruppi di cittadini. Il centrosinistra ha deciso di fare le primarie per scegliere il suo candidato sindaco. Sono tre i concorrenti alle primarie del centrosinistra: Nino Fiore (Sel), Alfio Giachino (Pd) e Fabio Venezia (Pd). “Cittadini per la rinascita” non ha ancora scelto il suo candidato sindaco. Se correrà da solo o farà un patto con altre formazioni, il movimento civico non l’ha ancora dichiarato. E’ difficile che “Cittadini per la rinascita” possa trovare un’intesa con la coalizione di centrosinistra “Troina, bene comune”. Le due formazioni correranno separatamente ed in competizione. Eppure, a leggere i loro documenti ufficiali, hanno alcuni significativi punti in comune. “Il nostro primo impegno dovrà essere quello di ricomporre il tessuto sociale troinese ricreando un forte senso di comunità e unità e ricostruendo quel senso civico che un tempo era l’orgoglio dell’essere troinese”, leggiamo nella Carta degli intenti di “Troina, bene comune”. Un simile concetto lo ritroviamo espresso nel manifesto politico del movimento civico “Cittadini per la rinascita” là dove è scritto che “sovente i cittadini sono chiusi loro malgrado nel particulare, diffidano, litigano oltre misura schierandosi contro a prescindere e smarrendo il senso autentico di appartenenza alla stessa comunità”. Anche la valutazione sul passato, per molti versi, è la stessa. Per il centrosinistra, “sono stati anni di immobilismo e mancanza di programmazione”. Il movimento civico denuncia che “è mancata da parte delle istituzioni comunali una strategia, una visione d’insieme dei problemi della comunità”.

Silvano Privitera