Enna. Al lavoro la nuova giunta comunale

Enna. Da questa mattina la nuova giunta comunale diventa operativa nel senso che i sei assessori, nominati dal sindaco Paolo Garofalo, possono incominciare a lavorare sul programma che lo stesso sindaco ha presentato al consiglio comunale e che dovrebbe poter risolvere i tanti problemi che la città possiede in tutti i campi. Il primo impegno che la giunta ha di una certa importanza è senza dubbio quello di preparare il bilancio, che dovrà passare al vaglio del consiglio. Nel programma il sindaco Garofalo ha annunziato tante restrizioni finanziarie, un innumerevole risparmio in tutti i campi, ma anche la possibilità di poter risolvere alcuni problemi della collettività ennese che sono di primaria importanza. Non sarà facile far passare una bilancio così ristretto. Tra l’altro l’amministrazione non ha una maggioranza, può contare su 13 consiglieri, quelli del PD, e forse qualche stampella così come lo sono state da due anni e mezzo Mario Messina, sulla carta indipendente (n.d.r.: che ci ha dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale essere: “governativo”), e Salvo Di Mattia del Pid. I consiglieri di Enna Libera si sono ufficialmente dissociati, lo stesso dicasi quelli del MpA e Biagio Scilla è stato abbastanza duro nei confronti della nuova giunta. In queste condizioni non sarà facile governare. Anche all’interno dello stesso PD i mal di pancia e le turbolenze, subito dopo la scelta degli assessori, sono stati parecchi, le critiche su questa nuova giunta sono state espresse e qualcuno lo ha manifestato ufficialmente a cominciare da Mario Ricerca, sindacalista e vicino al PD. Salvatore Sanfilippo, vice presidente dell’Ente Autodromo, che veniva considerato uno dei papabili, ha dichiarato che Francesco Nasonte rappresenta se stesso e non il gruppo di cui lui fa parte, Luigi Dell’Ospedale ha manifestato diplomaticamente il suo dissenso, l’area Letta sperava di far ritornare in giunta Salvo Notararigo, ma non c’è stato niente da fare. Ovviamente dall’opposizione giudici negativi da parte di tutti sia sulla giunta, che di fatto è un monocolore del PD, perché Di Gangi, Cappa, Nasonte, Floresta e Marco sono del PD, l’unica che potrebbe essere considerata esterna, Fabiola Lo Presti, ma è stata sempre molto vicina al centro sinistra. Questo ha provocato qualche reazione, anche perché il sindaco Garofalo ha cercato di aprire un colloquio con l’opposizione, ma ha ricevuto il no deciso di alcuni, il “ni” di qualche altro che sperava di entrare in giunta. Solo lavorando e facendo qualcosa di concreto per la collettività ennese si può sperare di ottenere qualche consenso, ma saranno sicuramente due anni difficili di legislatura sia sul piano finanziario e quindi di realizzazione di programmi sia sul piano politico proprio perché l’opposizione sarà agguerrita. Paolo Garofalo in una recente riunione di partito ha detto chiaro e tondo che sul bilancio non accetterà emendamenti trasversali sulla spesa. Da molti queste parole sono state interpretate nel modo più drastico: o il bilancio passa come preparato dall’amministrazione oppure lo sciogliete le fila sarebbe conseguenziale.