Condannati i due killeri di mafia per l’omicidio dell’aidonese Franco Saffila
Enna-Cronaca - 12/04/2013
Nove anni di reclusione sono stati inflitti dal Gup Maria Carmela Giannazzo a Francesco Sarchiello e Massimo Bellizzi, i due killer della mafia gelese, che sono rei confessi dell’omicidio del trattorista aidonese Franco Saffila, avvenuto il 28 settembre 1998, ucciso a colpi di pistola perché il boss Daniele Emmanuello doveva un grosso favore al presunto mandante e organizzatore, l’agricoltore cinquantenne di Valguarnera Gabriele Giacomo Stanzù, che in primo grado per questo delitto è stato condannato a 19 anni, in quanto gli aveva offerto abitazioni dove nascondersi in provincia di Enna e Messina. I due, difesi dall’avvocato Vania Giamporcaro del foro di Caltanissetta, avrebbero ucciso Saffila mentre lo stesso sta effettuando dei lavori con il suo trattore in un terreno di Aidone, lo stesso terreno dove vent’anni prima era stato ucciso il padre di Stanzù. Il boss Emmanuello avrebbe “prestato” i killer a Stanzù per eliminare Saffila e vendicarsi così dell’omicidio del padre, fornendo ai due la logistica ed anche le armi. I due imputati, essendo rei confessi, hanno ottenuto tutte le attenuanti specifiche proprio per essersi autoaccusati del delitto di cui non erano stati neppure indagati. La condanna è stata ridotta anche perché il difensore ha chiesto il rito abbreviato, che, quindi, ha consentito un ulteriore sconto di un terzo della pena. Sarchiello ebbe a riferire di aver partecipato all’agguato, ma ad uccidere il trattorista aidonese sarebbe stato Carmelo Billizzi. Presenti in aula, alla lettura della sentenza gli avvocati delle parti civili, Giuseppe Milano, Gabriele Cantaro e Irene Faraci. Il giudice ha condannato gli imputati anche al risarcimento dei danni. Per mercoledì prossimo è prevista la sentenza d’appello per Stanzù, davanti una Corte presieduta dal giudice Maria Giovanna Romeo. Alla prima udienza d’appello il pg Lucia Brescia ha chiesto di confermare per Stanzù la sentenza di primo grado. Mercoledì ci sarà l’arringa dell’avvocato di Stanzù, il penalista Antonio Impellizzeri, poi dovrebbe arrivare la sentenza. All’imputato in primo grado sono state concesse varie attenuanti con la pena scesa a 19 anni nonostante le tante aggravanti.