Piazza Armerina. Menage familiare fatto di maltrattamenti e tradimenti, chiesto rinvio a giudizio

M.T., armerino di 40 anni, molto noto anche per la sua attività politica, è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti ed umiliazioni nei confronti della moglie. Secondo la Procura di Enna, l’uomo, per certi aspetti di carattere rissoso, era colpevole di “continue relazioni extraconiugali”, ed aggressivo nei confronti della moglie, picchiandola anche con una cintura e dicendole che “gli faceva schifo”; e che lei non era neppure “una professionista, ma una semplice insegnante”. Questo menage familiare impossibile sarebbe andato avanti per più di un anno, sino al 19 aprile 2010. A decidere il rinvio a giudizio di M.T. è stato il gup Elisabetta Mazza al termine dell’udienza preliminare. M.T. viene difeso dall’avvocato Egidio La Malfa mentre la moglie si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Antonio Impellizzeri. Il processo a carico dell’uomo politico si aprirà il 3 dicembre dinanzi al tribunale monocratico di Enna. L’imputato viene accusato anche di falso ideologico perché lo si ritiene colpevole di avere falsificato, in concorso con il titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche, rinviato a giudizio anche lui, la firma della moglie e due dichiarazioni a nome suo per vendere due auto di grossa cilindrata, ha utilizzato le firme per la trascrizione agli atti di vendita. In questo modo avrebbe conseguito l’obiettivo del falso trasferimento di proprietà delle due autovetture a terzi. L’indagine, in questo senso, è scaturita a causa della presentazione di due denunce presentate dalla moglie nei confronti di M.T., ed il procuratore Calogero Ferrotti l’ha affidata ai carabinieri. Il 22 maggio dello scorso anno il procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio, richiesta che è stata accolta dal gup, ora ci sarà da vedere quale è la realtà di questa vicenda familiare molto complessa di un menage familiare fatto di maltrattamenti e tradimenti.