Piazza Armerina. I magnifici 7 che aspirano alla poltrona di sindaco

I motori della politica si stanno scaldando e le grandi manovre per le prossime amministrative sono in pieno svolgimento ed evoluzione. In un crescendo di papabili, gli aspiranti alla poltrona di sindaco sono ben 7, tutti speranzosi e convinti di avere la vittoria in tasca. In realtà si ostenta sicurezza per disorientare gli avversari, ma le voci di corridoio parlano di equilibri stravolti, di serie difficoltà per qualche candidato a racimolare i candidati da inserire nelle liste e di una consapevole rassegnazione che già serpeggia in qualcuno.
Ma andiamo per ordine e cerchiamo di fare una panoramica sullo stato di salute dei vari schieramenti che si presenteranno il 9 e 10 giugno al giudizio degli elettori piazzesi.
Cominciamo dal sindaco uscente Carmelo Nigrelli che deve fare i conti con il suo deludente quinquennio alla Sala delle Luci, all’unanimità definito anonimo e disastroso. Nigrelli è stato un sindaco assente e manovrato a bacchetta dalla sciagurata triade dei suoi assessori (Cimino, Ribilotta e Grillo) che adesso non vorrebbe riconfermare in caso di vittoria. Una profonda contraddizione che evidenzia lo stato di grave difficoltà in cui versa l’ingegnere, che pagherà scotto per la sua impopolarità e la naturale antipatia che suscita tra i cittadini e per la profonda spaccatura all’interno del Partito Democratico. Voci ben informate sostengono che il PD piazzese sta affrontando in queste ore gravi difficoltà anche solo a racimolare i venti nominativi da inserire nella lista. A meno di assai improbabili e clamorosi colpi di coda, Nigrelli sembra destinato ad avvicinarsi a lunghi passi verso una sonora batosta e la sua definitiva archiviazione.
Da una costola del PD esce la candidatura di Ranieri Ferrara, il dissidente Crocettiano che sotto le bandiere del Megafono si propone candidato a sindaco. In realtà la candidatura di Ferrara potrebbe e dovrebbe portare alla decapitazione politica di Nigrelli e delle cariatidi politiche del PD piazzese che lo circondano, ma ad oggi non sembrerebbe avere prospettive e velleità di vittoria.
In particolare dopo i “fatti” di questi giorni a Roma, chi sembra avere il vento in poppa è invece Maurizio Prestifilippo, già Sindaco dal 2004 al 2008, che oggi si ripropone alla guida di Piazza Armerina sostenuto da PDL, Grande Sud, Fratelli d’Italia, MIR, Sicilia in Movimento, Lista Città Aperta/Lista Musumeci e probabilmente un’altra lista civica di supporto. In pratica la quasi totalità dei partiti di centro destra che hanno scelto Prestifilippo come candidato a sindaco. Si respira un clima di ottimismo nella squadra del farmacista con la passione della politica e c’è chi sostiene che la forza della coalizione potrebbe spingere Prestifilippo verso clamorosi e roboanti risultati.
La forza del centro destra mette paura anche al poliedrico Agostino Sella che punta tutto sul qualunquistico MoVimento Cinque Stelle per espugnare la Sala delle Luci. Ma Sella avverte che l’impresa si complica; passato il momento d’oro dell’affermazione di Venturino, ora “l’architetto di Dio” dovrà fare i conti con gli scivoloni romani di Grillo & C. ma soprattutto con il malumore che serpeggia intorno alla sua candidatura non solo tra i cittadini, ma anche tra gli stessi grillini. La squadra selliana spererebbe di arrivare al ballottaggio (già si parla di Prestifilippo/Ferrara) per poi affidarsi a un miracoloso intervento del comico Beppe Grillo che potrebbe scaldare la piazza, imbonire la folla e convincerla a votare per “l’immacolato” Sella.
Chi si sta smontando e comincia a perdere l’ottimismo ribelle della vigilia è Filippo Miroddi che, sostenuto da un sempre più isolato Giuseppe Mattia, ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Piazza Armerina. Una scheggia del centro destra che corre il rischio di essere ininfluente e di scomparire definitivamente dal panorama politico piazzese.
Su Renzo Amore è calato il silenzio e non è più certo che si candidi davvero alla poltrona di sindaco.
Chi non demorde è Luigi Bascetta, il vigile urbano sindacalista che continua a percorrere palmo a palmo le strade di Piazza Armerina con le trombe a tutto volume che diffondono i suoi divertenti proclami.
Insomma, a poco più di tre settimane dalla presentazione delle liste le strategie sono chiaramente ancora fluide, anche se la situazione complessiva appare molto chiara. Tra poco si aprirà ufficialmente la campagna elettorale che si preannuncia calda e appassionante.

La speranza è però che al termine della propaganda, Piazza Armerina possa tornare ad avere un Sindaco all’altezza delle tante aspettative di questa Città e dei suoi cittadini.



Riceviamo e pubblichiamo da parte del Consigliere provinciale Filippo Miroddi e candidato a sindaco alle prossime amministrative a Piazza Armerina: “Mi complimento con l’articolista, per l’obiettività con la quale ha fotografato i candidati e le loro coalizioni in un esilarante articolo dai toni propagandistici, quando riferiti al suo candidato, e denigratori per i rimanenti concorrenti. Chiederò all’Ordine nazionale dei giornalisti di iscriverlo tra i migliori professionisti per il rispetto rigoroso che ha dimostrato per le regole deontologiche. A parte questa nota dovuta per onestà e chiarezza nei confronti dei lettori e degli elettori ricordo allo stesso autore dell’articolo, pardon della velina!!! , che alle ultime elezioni amministrative del 2008, colui che oggi ha il vento in poppa è stato sonoramente bocciato dall’elettorato. Da ripetente ritengo che non abbia tante chance in più. Nella precedente legislatura ricordo all’amico che il vento era a prua e i risultati sono stati tempestosi…. Non continuate ad offendere l’intelligenza dei piazzesi che ne hanno già le tasche piene e che non hanno dimenticato quegli intrighi e i quei giochetti di cui siete grandi esperti. Se poi vogliamo analizzare le probabili coalizioni, come ha fatto il mio amico, ci rendiamo subito conto che l’attuale campagna elettorale avviata dal centrodestra, è un’accozzaglia di sigle e di personaggi di cui Piazza Armerina, conosce pregi, difetti e di cui saprà sono certo fare le giuste e dovute considerazioni. Sono sempre le stesse persone che da 25 anni hanno fatto il bello (se bello si può chiamare!) ed il cattivo tempo. Il non avere rapporti con questa gente è per noi una chiara e precisa scelta etica e politica. Noi siamo persone oneste ed abbiamo bisogno di stare assieme a gente come noi. Mi auguro che i toni di questa campagna elettorale, dopo la prima mauriziata, ritornino alla normalità nel rispetto delle diverse posizioni”.