Elezioni comunali Catenanuova: diventano una rosa carnosa in un campo d’ortica

Manca pochissimo per le elezioni e Catenanuova è diventata un turbine di aspiranti Sindaci. La tristezza dei giovani di Catenanuova diventa sempre più tangibile nel costatare che mancano risposte ai problemi giovanili. Catenanuova è come una rosa carnosa in un campo d’ortica. Per fare il Sindaco, per avere un qualsiasi ruolo all’interno della nuova giunta che guiderà il paese, molti sono disposti a tutto. Fare l’assessore o il consigliere o addirittura il sindaco sono diventati un “chiodo fisso”. Coloro che aspirano non possono fare un passo indietro, non possono lasciare spazi ai giovani liberi e pensanti. Amministrare non è una cuccagna, non è avere un posto di lavoro assicurato. I cittadini di catenanuova vogliono risposte e non desiderano promesse. Non serve “promettere la luna” e poi non dare i servizi ai cittadini. Per un istituzione è un dovere avvicinarsi ai giovani e creare opportunità di impiego e occupazione.
Un osservatore esterno rimane di stucco nel vedere la determinazione di alcuni che desiderano a tutti i costi sedere nelle comode sedie del comune di Catenanuova. E’ un fiorire di iniziative di aspiranti Sindaci Avvocati, una carica positiva che vede chiunque come potenziale sindaco o assessore. Per questo si scava a colpi di piccone per scoperchiare persino i morti, alla ricerca di famiglie numerose. Coloro che tirano le fila che danno il loro benestare sono gente che scrutano con occhio languido ogni minimo vento di cambiamento. I cittadini di Catenanuova e specialmente i giovani desiderano un futuro migliore e sono stanchi di vedere un buco nero pieno di incertezze e approssimazione. Catenanuova ha bisogno di gente preparata che sia competente e abbia la giusta caratura per affrontare persino vecchi dinosauri della politica. L’intelligenza non è una questione anagrafica ma deve servire per costruire nell’interesse della collettività. Amministrare come senso e dovere civico. La politica deve tenere conto delle reali esigenze sopratutto delle fasce più deboli. Amministrare è servire i propri concittadini, le istituzioni devono essere dei collettori di richieste, comitati, associazioni, “capibastone” hanno il loro peso ma devono portare un valore aggiunto positivo alla collettività. Non devono straziare in parti le carogne beccate dagli avvoltoi. L’azione amministrativa deve essere un atto di responsabilità poichè governare non è come gestire la propria “lista della spesa”. Occorre preparazione specifica nel campo amministrativo e non avvocati o altri che saranno bravissimi nel loro settore ma poco avvezzi alla politica e azione amministrativa. La rosa carnosa in un campo d’ortica (Catenanuova) è molto profumata e molti sentono il richiamo e desiderano avvinghiare le proprie mani per sentire meglio il profumo. L’umiltà nel servire i cittadini potrebbe dare una boccata d’ossigeno a Catenanuova. I giovani come me liberi e pensanti non si accontentano soltanto di un aria più salubre e pulita poichè in una situazione normale, fatre il proprio dovere con massima trasparenza non è niente di particolare è solo un dovere. E’ opportuno dare un segnale per dire ai vecchi dinosauri e agli aspiranti che l’aria è cambiata ed è cambiata così tanto che vogliamo sentire il profumo della rosa (Catenanuova) e col tempo estirpare tutta l’ortica perchè il futuro si costruisce con tanto impegno e lavoro pieno di umiltà. Il valore della persona non sta nel “quoziente elettorale” che può portare ma sta nella preparazione, nella compentenza e nella fermezza morale e nella volontà di proteggere Catenanuova da aggressioni tentacolari. Governare richiede impegno, non è come gestire una bottega o uno studio professionale. I giovani liberi e pensanti di Catenanuova volgliono fare innovazione ed evitare che in futuro avidi politicanti recidano di netto il più bel fiore, la nostra Cittadina Catenanuova.

Silvio Passalacqua