Enna. “Sesso nelle ascelle” Assolto il coniuge “perverso” per richieste indecenti e feticiste

Enna. E’ stato assolto dall’accusa di avere chiesto alla moglie prestazioni sessuali indecenti il pensionato catanese, finito sotto processo. L’ex moglie, nativa della provincia di Enna, si è sempre opposta ed è riuscita a respingere le sue insistenze, quindi non c’è stata la concretizzazione del reato. A suo carico solo una parziale prescrizione, l’accusa di detenzione di un coltello. Il tribunale collegiale di Enna ha accolto la richiesta dello stesso pm Francesco Rio, considerato che l’accusa era tentata violenza sessuale, e sostanzialmente quelle richieste indecenti e feticiste non sarebbero mai avvenuti e non c’è stato un vero e proprio tentativo di violenza. Ovviamente il processo aveva suscitato molto interesse soltanto perché nell’imputazione erano scritte le richieste insolite di fare l’amore con la ex moglie, una richiesta sicuramente anomala, proposta feticistica, contro natura. Il processo si è chiuso davanti al tribunale collegiale presieduto da Elisabetta Mazza, che adesso ha emesso sentenza di assoluzione e a non doversi procedere per il possesso del coltello. L’imputato, negli interrogatori ha sempre sostenuto di non avere mai costretto la moglie con la forza ad aderire alle sue insolite richieste. “Spesso lei si rifiutava di avere rapporti sessuali – ha dichiarato – ma mai è stata costretta con forza ”. La donna, 16 anni meno di lui, ha confermato ogni accusa, ivi compresa la tentata violenza, anche se le continue richieste erano state sdegnosamente respinte, che non ha mai ceduto a queste prestazioni sessuali anomale. La donna ha ribadito, nel corso del processo di avere subito continui maltrattamenti fisici e psicologici.