Enna. Lavoratori Multiservizi tornano in assemblea permanente

Enna. Da quattro giorni i lavoratori della Multiservizi sono tornati a riunirsi in assemblea permanente e sono tornai ad occupare la sala del consiglio provinciale in segno di protesta perché, nonostante le tante assicurazioni che sono arrivate anche da Palermo, non ci sono sostanziali mutamenti per quanto riguarda la loro situazione, non in termini di ritorno al lavoro, ma per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, assicurata dall’assessore regionale al lavoro, Ester Bonafede, dopo l’incontro avuto qualche settimana fa a Palermo. In effetti la lettera è arrivata all’Ufficio provinciale del Lavoro, ma ancora il provvedimento non è diventato operativo anche perché si spera che la stessa prosegue sino al mese di dicembre. In questo frangente dovrebbe svilupparsi un progetto che vedrebbe la società Multiservizi assieme ad altre tre di Caltanissetta, Ragusa e Trapani entrare i n ambito regionale per sviluppare le loro professionalità. I lavoratori della Multiservizi sono 3 che hanno operato nell’ambito della Protezione Civile, mentre 66 hanno operato per la salvaguardia dell’ambiente con la presenza anche di guardacaccia ed anche intervendo nelle strade provinciali per renderli più percorribili. Il progetto regionale è ancora in itinere, non ha assunto contorni definitivi ed allora in questa attesa, che si spera possa concludersi al più presto, questi lavoratori possono solo sperare nella cassa integrazione in deroga. Probabile che questa patata bollente cada nelle mani del commissario straordinario,che sarà nominato (sarà un funzionario regionale) dal presidente della Regione perché la legislatura provinciale si chiude il prossimo 18 giugno e poi sarà il commissario straordinario a reggere le sorti della Provincia in attesa che si formino i consorzi dei comuni, di cui ancora si sa veramente poco, anzi pochissimo perché sino a questo momento si è fatto veramente poco in questo senso. Gli amministratori sia provinciali che comunali probabilmente hanno paura di fare questo primo passo, ma i liberi consorzi si dovranno fare. Ci sono dei comuni del messinese che hanno manifestato l’intenzione di voler passare con il libero consorzio di Enna e tra questi c’è sicuramente Santo Stefano di Camastra, che è un grosso comune, Capizzi, Mistretta ed altri, mentre qualche comune della provincia vorrebbe tentare altre avventure. E’ chiaro che bisogna aspettare le amministrative del 9/10 giugno per vedere cosa succede negli otto comuni dove si vota.