Piazza Armerina. Grillo: Pd e Pdl si sono da sempre protetti il culo

“In Sicilia, grazie anche al Movimento cinque stelle, sono state abolite le Province, quello che andrebbe fatto nel resto d’Italia”. E ancora: “In questa terra avete un patrimonio dell’Unesco, la Villa Romana del Casale per la quale sono stati spesi tanti soldi”. Sono state queste le prime parole del comizio di Beppe Grillo tenutosi, ieri pomeriggio, a Piazza Armerina in occasione delle comunali del 9 e 10 giugno. Subito dopo il leader del Movimento cinque stelle è andato all’attacco della stampa: “Sono spregevoli questi giornalisti poiché continuano a tenere in vita quella classe politica che ha distrutto l’Italia. Ad essere presa di mira Cecilia Carpio, l’inviata della trasmissione televisiva Agorà in onda su Rai 3. Un affondo anche contro l’operatore. “Tre minuti di ripresa vi bastano, né avete fatto più di dieci, adesso andate fuori dai Co……., altrimenti smetto di fare il comizio. Agli attivisti ha suggerito: “Dai, ostacolate le riprese”. Cosa avvenuta puntualmente. Alla fine sia la giornalista sia l’operatore (che faceva le riprese in una pubblica piazza) sono stati fatti spostare dietro il palco del comizio. Per alcuni l’affondo di Grillo è stato visto come una mancanza di rispetto verso chi svolge il proprio lavoro. In questo caso quello di informazione. Grillo ha giustificato il suo gesto dicendo: “Siamo in guerra. Io sono stufo, questi giornalisti hanno messo in pericolo la mia famiglia, devo reagire, mi accusano di cose non vere”. Sotto il fuoco incrociato dell’ex comico sono inoltre finite le banche, altri giornalisti Rai, “un’azienda politicizzata”l’ha definita, quelli di La 7, ma anche politici vecchio stile, come quelli del Pd e del Pdl, che “non conoscono – ha sottolineato- neppure le leggi che votano. Una vecchia classe politica – ha aggiunto- che ha venduto la sovranità dell’Italia”. E rivolgendosi al Partito democratico ha spiegato: “Il Governo con loro non si poteva fare. E’ 20 anni che il Pd fa l’inciucio con Berlusconi. A Bersani abbiamo detto di dare un segnale, ovvero di restituire i soldi dei rimborsi elettorali, quello che aveva fatto il Movimento cinque stelle, restituendo 48 milioni di euro. È finita che Bersani non si è fatto sentire. Qualche settimana fa avevamo detto al Pd di presentare una legge sulla ineleggibilità di Berlusconi, ma anche in questo caso non abbiamo avuto risposta. E non poteva essere diversamente, perché Pd e Pdl si sono da sempre protetti il culo. E il Partito democratico non ha votato Rodotà (presidente della Repubblica) perché sapeva benissimo che quest’ultimo avrebbe mandato in galera Berlusconi. Tutte strategie a favore del “nano”, come quella proposta dalla Finocchiaro, la quale guarda caso aveva pensato di presentare una legge per escludere il nostro Movimento dalle elezioni”. E nella terra del vice presidente vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana, il dissidente Antonio Venturino, Grillo ha così chiosato: “In Sicilia c’erano 15 deputati del Movimento cinque stelle, adesso sono 14 perché quello di Piazza Armerina, attratto dai soldi, è andato via”. Infine su quella che dovrebbe essere la nuova legge sul finanziamento ai partiti, l’ex comico genovese ha spiegato che “sarà una truffa”. Ma oltre agli applausi, al termine del comizio, tra la gente c’è stato anche chi ha detto: ”Il mancato dialogo con il Pd è stato un errore strategico del Movimento cinque stelle. Uno sbaglio che ha lasciato l’Italia nel limbo.

Francesco Librizzi