Assocunsumatori: rifiuti, Nicosia modello da eseguire per superare la cattiva gestione fallimentare

Assoconsumatori entra nella querelle di questi giorni sui rifiuti, il delegato provinciale Pippo Bruno afferma che il Comune di Nicosia è modello da eseguire per superare la cattiva gestione fallimentare della gestione dei rifiuti.
Questa la nota: “In un Comune dell’ennese, a Nicosia, da ieri il servizio di igiene ambientale è ritornato in carico al Comune. La Giunta ha infatti stabilito che dal primo giugno gli operai comunali comandati all’Ato sono tornati in carico al Comune che provvederà in proprio a gestire il servizio di raccolta e trasporto della spazzatura. La decisione dalla comunicazione dell’Ato, secondo la quale, in mancanza del versamento di 1 milione e 300 mila euro, la società d’ambito non avrebbe garantito il servizio dal primo giugno. Inoltre gli operai ,“ex Sicilia Ambiente” transitati all’Ato, non potranno essere trasferiti al Comune con decisione unilaterale dell’Ato e, quindi formalmente rimarranno dipendenti della società d’ambito in liquidazione, che non svolgendo può il servizio nel Comune non potrà farli lavorare a carico del Comune.
Si tratta di un altro passo importante, commenta Pippo Bruno, nel passaggio del servizio di gestione dei rifiuti ai Comuni, che potranno e dovranno gestirlo autonomamente.
Infatti i Sindaci avrebbero dovuto verificare negli anni le inadempienze contrattuali poste in essere da Sicilia Ambiente ed Ato rifiuti ed avrebbero dovuto gestire autonomamente il servizio. Già l’Assessore Marino, con una direttiva ha dettato le procedure che superano definitivamente la gestione degli Ato. E derogano alle nuove norme, che prevederebbero la nascita delle Srr: enti di dimensioni più o meno provinciali che dovrebbero succedere ai vecchi carrozzoni gestendo il servizio e i relativi appalti per tutte le città e i paesi del territorio. In base alle regole dettate dall’assessore, i Comuni in autonomia potranno «esternalizzare il servizio a terzi attraverso procedure di evidenza pubblica» o creare società miste in cui «la selezione del socio privato avvenga mediante gara con la formula del doppio oggetto». La terza chance offerta ai sindaci è quella della gestione «in house» cioè attraverso una società interamente partecipate. A settembre infatti i vecchi Ato verranno definitivamente liquidati e quindi toccherà ai sindaci assegnare e gestire il servizio. Non tollerando altri ritardi, carenze nel sistema ,inefficienze e politiche clientelari e gli sprechi che finora hanno connaturato il sistema dei rifiuti in Sicilia”.