Sindaco di Enna e Presidente Consiglio da tre anni non trovano tempo per ricevere Comitato cittadini

Enna. Grande delusione da parte del Comitato promotore per i diritti dei cittadini che da tre anni non riesce a farsi ricevere, nonostante le ripetute richieste, dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale. In due distinte lettere indirizzate ai due massimi vertici istituzionali della città, firmate dal coordinatore Gaetano Vicari, si legge: “Signor sindaco, sono passati quasi tre anni e questo comitato non ha avuto la fortuna di incontrarla per evidenziare alcuni problemi della città. Si voglia sperare che si possa fissare un incontro a breve tempo”. Dello stesso tono quella indirizzata al presidente del Consiglio comunale, dove è sottolineato però che non solo il mancato incontro con il Comitato a distanza di circa tre anni è una “violazione costante dell’art. 88 dello Statuto Comunale, ma è anche moralmente offensivo nei riguardi dei cittadini, i quali così come prevede lo Statuto deve avvenire entro 30 giorni dalla richiesta”. Secondo il comitato è un comportamento irrispettoso perchè – e si legge nella nota – “chi rappresenta una istituzione deve essere vicino ai cittadini per ascoltarli” e, soprattutto, “di essere rispettoso della legge”. Quindi, il Comitato “a norma dello Statuto comunale” chiede che gli venga fissato un appuntamento per discutere di alcuni temi di interesse generale quali: “Diffusione dello Statuto comunale; nomina del difensore civico; aumentare le bacheche da dislocare in diversi punti della città: Sant’Anna, Santa Lucia, Ferrante e Pergusa dove vengano annunciate le sedute dei Consigli comunali e gli atti più importanti deliberati; rilascio di attestati di benemerenza come previsto dallo Statuto; promuovere iniziative per avvicinare i cittadini alle istituzioni”. Intanto, il Comitato dei cittadini a seguito della formazione della nuova giunta ha inviato a tutti i neo assessori delle missive, per augurare “un buon lavoro” e nello stesso tempo per chiedere un appuntamento per discutere di alcune proposte. Ad esempio la realizzazione di alcuni sensi unici, il restauro di alcuni edifici, la sostituzione di alcune pensiline obsolete, il rinnovo delle strisce pedonali, la riapertura dei gabinetti pubblici. Ma anche l’installazione di targhe su siti culturali e archeologici di maggiore interesse, la valorizzazione dei quartieri completando la toponomastica, la valorizzazione dei santi e dei beati ennesi, l’illuminazione in qualche via, la pulizia della città. Al cimitero: il restauro della prima tomba costruita nel 1877 dove è sepolto il vicario generale Giovanbattista Scarlata e quella di Napoleone Colajanni, l’installazione di scorrimano nelle scalinate ripide e di citofoni SOS. All’assessore alla Programmazione economica e finanziaria si chiede un incontro per parlare di bilancio, patrimonio comunale, tributi e altro ancora. “Siamo pronti – afferma Gaetano Vicari – a un confronto e a un dialogo con i neo assessori per rendere Enna una città vivibile”.

Giacomo Lisacchi