Comune Nicosia fa pignorare le casse dell’ATO Rifiuti e dei Comuni soci

Nicosia. I beni dell’Ato EnnaEuno non sono rientranti tra quelli “impignorabili”. Questo in sintesi uno dei passaggi chiave delle motivazioni della decisione del giudice che ha rigettato la richiesta di sospensiva del pignoramento da 2 milioni e 200 mila euro ottenuto dal Comune di Nicosia. Il giudice delle esecuzioni, nelle motivazioni sottolinea di avere rigettato la richiesta di sospendere il pignoramento, avanzata dai legali dell’Ato, perché si tratta di un pignoramento che ha riguardato dei crediti vantati dall’Ato sui Comuni soci e perché comunque non ricorrono i motivi “gravissimi” previsti dalla legge per sospendere gli effetti dell’atto esecutivo. Il giudice di Enna ha anche revocato il decreto emesso inizialmente “inaudita altera parte”, cioè senza avere ascoltato le motivazioni del Comune di Nicosia. Il giudice dell’esecuzione rileva che non può essere accolta la richiesta avanzata dall’Ato di compensare la somma pignorata con un presunto debito del Comune di Nicosia che l’Ato ha quantificato in oltre 5 milioni di euro. Il giudice respinge la richiesta di compensazione primo perché il credito non è certo e liquido, essendo stato contestato in diverse occasioni dal Comune di Nicosia e poi perché comunque la compensazione richiede un procedimento civile a parte. Il giudice quindi ha accolto in questa sede, le contestazioni del Comune di Nicosia sui “conti” presentati dall’Ato che non sono dimostrati da giustificativi contabili certi. In sostanza il pignoramento è esecutivo e tecnicamente con la revoca del precedente provvedimento, diviene operativo sui conti dell’Ato e su quelli dei Comuni presso i quali Nicosia ha chiesto il pignoramento “presso terzi”. Alcuni dei Comuni hanno dichiarato di non essere debitori dell’Ato e quindi per ottenere il pignoramento presso le casse di questi Comuni bisognerà attivare un diverso procedimento, ma comunque il provvedimento ottenuto dal Comune di Nicosia è a questo punto pienamente operativo e le casse dell’Ato, che è in liquidazione, sono pignorate. Il giudice ha rilevato che l’Ato non ha proceduto all’incombenza prevista dalla legge di iscrivere ogni 6 mesi i beni ritenuti impignorabili. Il 18 settembre si apre l’udienza di merito sul pignoramento nei confronti dell’Ato e dei Comuni dell’area Sud dell’Ennese, ma comunque il blocco delle casse di Ato e Comuni pignorati è divenuto esecutivo e sarà effettivo dal momento della notifica della sentenza agli interessati.