Apre il nuovo padiglione del carcere di Enna

Mantenimento del carcere di Nicosia e, finalmente apertura del nuovo padiglione del carcere di Enna. Due “buone notizie” perché la prima conferma che il penitenziario nicosiano non chiude i battenti, la seconda è attesa da tre decenni. Ieri mattina alle 4,30 è iniziata l’imponente operazione di trasferimento di 30 detenuti nel carcere Cappuccini. La Polizia penitenziaria di Enna con l’ausilio di agenti fatti pervenire dalle altre province siciliane hanno effettuato o trasferimenti con una operazione si servizio in grande stile che ha confermato la professionalità della Polizia penitenziaria, che ha effettuato lo “sfollamento” con una organizzazione impeccabile, malgrado le croniche carenze di personale che in estate, con le ferie, diventano pesantissime.
“E’ una speranza per i poliziotti ed il personale amministrativo di Nicosia – ha dichiarato Filippo Bellavia, segretario provinciale Ugl Polizia penitenziaria – sul mantenimento del carcere Beato Felice. Sta procedendo il progetto del ministro della Giustizia e del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sulla casa circondariale di Nicosia”.
Il carcere avrebbe dovuto chiudere il 30 giugno scorso, ma un decreto del ministro Cancellieri aveva sospeso il provvedimento. “Inoltre, finalmente a 30 anni dalla progettazione e quasi altrettanti di lavori – aggiunge Bellavia – il primo agosto apre in nuovo padiglione del carcere di Enna. Il Padiglione sarà interamente destinato ai detenuti protetti, ovvero tipologie di detenuti che hanno commesso reati, come violenza sessuale, pedofilia ed altro”. Un passo da compiere, sottolinea il sindacato Ugl che tuttavia sottolinea come, per il periodo in cui si è deciso di aprire il padiglione, dato il piano ferie, gli agenti sono stati costretti a sobbarcarsi pesanti carichi di lavoro. Dopo la chiusura della sezione femminile, chiuderanno anche il secondo e terzo piano delle sezioni detentive “Pacifico” e “Antartico”, locali in pessime condizioni dove in una cella di trenta metri con un solo bagno vivevano anche 13 detenuti.
“La Ugl auspica che sia l’inizio di un’era migliore per le carceri dell’Ennese Sono molteplici i disagi che i poliziotti sopportano – conclude Bellavia – uffici e caserma piene di muffa, l’assenza della mensa obbligatoria di Servizio per gli agenti. Siamo in attesa dei lavori di ristrutturazione e i fondi sono già stanziati, quindi auspichiamo di non dovere trascorrere un altro inverno tra infiltrazioni di acqua e umidità”. Al momento, quindi, il carcere di Nicosia, in attesa dell’ampliamento, rimane aperto e l’arrivo di 30 carcerati lo conferma.