Nicosia. Sospesa la sistemazione delle strade per non sforare il patto di stabilità

Nicosia. Anche se gli interventi per la sistemazione delle strade urbane sono inseriti nel piano triennale delle opera pubbliche e anche se ci sono i fondi, i lavori potranno essere avviati solo nell’arco dei prossimi anni per non sforare il patto di stabilità.
Le strade cittadine sono ormai disastrate e in molti punti pericolose per mezzi e pedoni, ma intervenire è problematico. I fondi che dovrebbero essere suddivisi tra 9 diversi interventi, sono quelli che derivano dalla rimodulazione delle somme che erano destinate alla realizzazione del parcheggio coperto di Santa Maria di Gesù, anche questo inserito nel piano triennale.
Il parcheggio era finanziato da un mutuo con la Cassa deposito e prestiti di 2 milioni e 200 mila euro, che però sono stati devoluti alla sistemazione delle strade. Il problema adesso è contabile perché i lavori, per quanto con importi minori della somma complessiva coperta dal mutuo, potranno essere avviati al massimo per un cantiere all’anno. I progetti che utilizzeranno i mutuo riguardano le rotonde ai principali ingressi della città, primo fra tutti quello di Crociate e per risistemare il fondo stradale di arterie del centro storico e della periferia. Il progetto del parcheggio coperto, approvato dalla precedente giunta, era stato “congelato” dall’amministrazione Malfitano che ha ritenuto più urgente il ripristino delle condizioni di sicurezza e percorribilità delle strade cittadine.
Negli ultimi anni sono proliferate le cause per danno contro il Comune scaturite proprio da incidenti nei quali sono incappati pedoni, scooteristi ed automobilisti. Dovrebbero essere risistemate arterie di grande transito, come quelle del quartiere Magnana, e tutto il sistema viario compreso quello agli ingressi della città, ma il Comune per utilizzare il mutuo dovrà prima recuperare circa 38 mila euro per “destinare” il mutuo alla rete viaria. Si tratta di 38 mila euro che erano stati già utilizzati per progettazione e le indagini geologiche. La Cdp ha chiesto che i progetti che verranno via via realizzati per la sistemazione delle strade, dovranno essere trasmessi all’ente che garantisce il mutuo.
La Cdp ha dato parere favorevole ad un diverso uso del mutuo, ma se l’amministrazione intende realizzare anche il parcheggio deve dimostrare di avere reperito altri fondi e, in ogni caso, per realizzare gli interventi indispensabili sulle strade deve ripristinare l’intera somma di 2 milioni e 200 mila euro.

Intanto, pioggia di proteste da tutti i quartieri della città per la presenza di erbacce e sterpaglie. Una situazione che accomuna tanto il centro storico e le zone più frequentate, quanto quartieri storici e periferie. La mancanza di manutenzione ormai è drammaticamente visibile e i cittadini protestano e segnalano rischi di incendi, proliferare di insetti e topi, degrado urbanistico. Un esempio sotto gli occhi di tutti è il parcheggio sottostante Santa Maria di Gesù, dove gli organizzatori del torneo di calcetto che si è concluso qualche giorno fa hanno ripulito, rimboccandosi le maniche, l’area intorno al campo, ma che è in una situazione di totale degrado. Le erbacce invadono anche i vialetti e gli slarghi dove i nicosiani e i giovani dovrebbero trascorrere le giornate e le serate estive. La zona è ormai impraticabile anche per la passeggiata a piedi. Ad aggravare la situazione la “solita” inciviltà di chi abbandona cartacce, lattine, bottiglie e rifiuti e la carenza del servizio di pulizia della città, con la conseguenza che ormai tra le sterpaglie alte anche un metro si trovano cumuli di spazzatura. Anche nei quartieri storici come il Santissimo Salvatore, San Michele, Santa Maria Maggiore, ricchi di beni artistici ed architettonici, scalinate, “curtigghi”, vicoli e angoli di grande bellezza paesaggistica, sono invasi da erbacce e spazzatura. Un intervento urgente a questo punto è improrogabile e rimane non risolto il problema della pulitura di scarpate e costoni per la quale l’amministrazione dovrebbe stilare un piano di intervento, sollecitato da anni.