Fp Cgil – tempi liste attesa ASP Enna, superano anche l’anno

La Fp Cgil, segretario Giovanni Lavalle, e Fp Cgil Medici di Enna, segretario Tony Brancè, avviano dibattito sul tema dei tempi di attesa delle prestazioni di diagnosi e cura, uno dei punti cardine del grado di efficienza del sistema sanitario ennese per la notevole ricaduta sull’efficacia delle cure.
Con amarezza constatiamo che, a distanza di circa sette mesi dall’insediamento del Commissario straordinario Giuseppe Termine, non c’è stata alcuna inversione di rotta, il servizio prestazioni e diagnostica in provincia di Enna presenta le stesse criticità, gli stessi ritardi e inefficienze organizzative.
Ancora oggi i tempi delle liste di attesa per una visita o un esame diagnostico sono inaccettabili, alcuni esempi:
All’ ospedale Umberto I di Enna 1 anno e 4 mesi per ecocolordoppler arti inf. e sup., 1 anno e 4 mesi per ecocolord. T.S.A., oltre 1 anno e 4 mesi per ecografia mammaria/visita senologica, dieci mesi per elettromiografia semplice, sette mesi per una visita urologica, 6 mesi per una TAC, al Chiello di Piazza Armerina tre mesi per ecocolordoppler cardiaco, oltre tre mesi per visita urologica, al Basilotta di Nicosia oltre 6 mesi per ecografia addome, oltre sei mesi per ecografia tiroide, oltre 4 mesi per ecocolordoppler cardiaco, al Branciforte di Leonforte oltre un anno per visita pneumologia, oltre 5 mesi per ecocolordoppler cardiaco, oltre tre mesi per una colonscopia, ritardi ai quali si aggiungono le tante prestazioni sospese.
E’ chiaro che va attivato un rigoroso monitoraggio delle liste d’attesa, il diritto alla salute per essere tale deve essere immediatamente esigibile, a parte le prestazioni urgenti e brevi che devono essere garantite entro 3/10 giorni, le altre prestazioni che non hanno una risposta entro 30/45 gg. di fatto si traducono in negazione del diritto alla salute, il cittadino deve rinunciare a curarsi o a migrare in altre province/regioni o ricorrere al privato.
La Fp Cgil e Fp Cgil Medici di Enna auspicano agende sempre aperte per visite ed esami, prestazioni durante tutta la giornata, apparecchiature diagnostiche in funzione 24h su 24h, nuove procedure di prenotazione e collegamento con la libera professione intramoenia che necessita della massima trasparenza.
Si chiede perché non si conoscono le liste di attesa per le prestazioni in libera professione, perché non c’è un ufficio di prenotazione delle prestazioni in libera professione.
Si propone un’appropriata attività di monitoraggio, verifica e controllo dell’attività in libera professione, a partire dal rispetto dell’equilibrio tra le prestazioni rese in regime istituzionale e in libera professione.
Le prestazioni eseguite in libera professione devono avere gli stessi tempi di attesa dell’attività istituzionale, va sancito il principio che pagare non serve ad avere una via privilegiata per il cittadino che può permetterselo, ma semplicemente a scegliere il professionista al quale rivolgersi.
Riteniamo improrogabile un’attenzione all’interesse collettivo ed il coraggio di fare delle scelte che rispondano esclusivamente ai bisogni di salute dei cittadini.
La Fp Cgil e Fp Cgil Medici ritengono la concertazione strumento utile per verificare i problemi e individuare le soluzioni per ridurre i tempi delle liste di attesa.