Troina. Fondazione Casa della solidarietà chiede a nuova giunta parte indennità per finanziare l’opera

“Siamo a chiedere a Lei ed alla sua giunta di voler devolvere una parte della vostra indennità di carica alla Fondazione riconosciuta ‘Casa della Solidarietà dei Giovani san Silvestro’, fondata nel 2011, divenendo così soci sostenitori della stessa”. Con queste parole il presidente della fondazione, Eliana Chiavetta, scrive al sindaco di Troina, Fabio Venezia, e agli assessori della nuova giunta.

“Un gesto di tale altruismo, continua la missiva, renderebbe ancora più concreto l’impegno da voi tutti esternato verbalmente in più occasioni”.

Il progetto della “Casa della Solidarietà dei Giovani San Silvestro” lo scorso il 14 gennaio, ha ottenuto il riconoscimento dalla Prefettura di Enna, diventando fondazione con personalità giuridica, anche se l’anno di nascita coincide con la celebrazione dell’anno giubilare, nel 2010, in occasione dei 900 anni dalla nascita del patrono della città, San Silvestro Monaco.

Il capitale della fondazione è stato costituito e si è incrementato dalla riduzione dell’indennità di carica della giunta precedente, ma anche da donazioni di associazioni e privati che hanno condiviso e credono nell’iniziativa, nella speranza che ciò possa crescere sempre più. Il progetto che si intende realizzare è ambizioso non solo per la realizzazione dell’opera, ma perché vuole essere una delle risposte di carattere sociale alle esigenze dei cittadini e alle fasce deboli. L’attività della fondazione è destinata alle persone svantaggiate per qualunque motivo o causa, in modo permanente o temporaneo, compreso l’emarginazione derivante da forme di dipendenza, sempre al fine ultimo del loro pieno reinserimento socio-lavorativo, nel rispetto dei principi di libertà e dignità personale. In particolare, la fondazione opererà per favorire la preparazione e l’avviamento dei giovani al lavoro, l’istruzione degli stessi, sostenendo e innovando i servizi educativi, ponendo attenzione particolare alle politiche di prevenzione delle diverse forme di disagio giovanile e ai fenomeni di dispersione scolastica. La fondazione lavorerà alla realizzazione di strutture insediative per attività economico-produttive e di servizi. Questo e tanto altro tra gli obiettivi, che attraverso i suoi organi già da un anno sta lavorando alacremente sia per il found raising, cercando partner importanti, ma anche attribuendo borse di studio e contributi a quelle realtà che di giovani si occupano, per valorizzare e sostenere le loro iniziative.

“Da sempre la nostra città, scrive il presidente della fondazione, si è contraddistinta per il lavoro di solidarietà che riesce a fare verso i più deboli, basti pensare che il distretto no profit per eccellenza e forse il più consistente nel territorio regionale ha nell’Oasi Maria SS. la sua massima espressione, per non parlare delle tante associazioni di volontariato che a vario titolo si impegnano nella nostra realtà locale. E di solidarietà verso i più deboli c’è più bisogno oggi che ieri. E noi non possiamo stare a guardare. L’istituzione più vicina al cittadino è il comune che non può girarsi dall’altro lato o turarsi le orecchie per non vedere e non sentire il dolore, sempre più manifesto, dei nostri tanti giovani espresso con quella agghiacciante parola, ‘devianza’: l’alcool, la droga, la noia, la ricerca del piacere fine a se stesso, il narcisismo, il nichilismo, insomma, in tutte le sue tragiche manifestazioni. Insieme si costruisce il futuro”.


Sandra La Fico