Pro Loco Leonforte: lezione sull’importanza della lettura nell’infanzia

La Pro Loco giovedì sera ha tenuto una lezione sull’importanza della lettura nell’infanzia, nell’ambito del fortunato ciclo delle lezioni al tramonto. Docenti della serata sono stati Angela Riggio, libraia intraprendente e Emilio Barbera, editore audace. La lezione ha preso l’avvio da una lettera di Andrea Valente che paragonava le abitudini italiane a quelle svedesi e evidenziava la totale assenza di strumenti nell’educazione alla lettura. L’Italia annovera buoni lettori fra i bambini e i preadolescenti e scarsi o scarsissimi lettori nell’età adulta, questo dicono i dati Istat del 2012 che parlano anche di un maggior numero di lettrici rispetto ai pochi lettori. Emilio Barbera analizzando questo dato ha posto ancora una volta l’attenzione sulle carenze sociali e strutturali e sull’assenza pressocchè totale di investimenti nelle scuole e nelle biblioteche pubbliche. L’ottusità di un Paese che non capisce l’importanza di educare le nuove generazioni alla consapevolezza e al rispetto che la lettura, anche non convenzionale può dare, è alla base del degrado a cui ogni giorno assistiamo impotenti. Angela Riggio dalla sua postazione privilegiata conosce i gusti e le abitudini dei giovani paesani che leggono e comprano i libri assai più dei loro genitori o insegnanti, colpevoli forse di imporre i loro gusti letterari a chi ne ha di diversi e chissà forse di migliori. Una nota dolente è emersa dalla conversazione: la forma estremamente sessista e discriminante che ancora oggi alcuni libri di testo per le scuole elementari contengono. La letteratura per l’infanzia nacque per un’esigenza fortemente sentita nell’Italia postunitaria. Negli intellettuali era allora assai radicata la frase di D’Azeglio che voleva un Italia retta da fanciulli educati all’ integrità morale, alla forza di carattere, alla dedizione al dovere, all’amor patrio, al rispetto per la famiglia, le istituzioni e i meno fortunati… oggi tutto questo ci appare retorico e inattuale perché?