Visita a Troina di Raymond Bondin, ambasciatore e delegato permanente di Malta presso l’Unesco

Raymond Bondin, ambasciatore e delegato permanente di Malta presso l’Unesco, in occasione delle sua visita a Troina su invito del comune, ci ha rilasciato l’intervista che pubblichiamo qui di seguito.

(D) Sig. Bondin, che cosa ha pensato quando è stato inviato a venire a Troina per la conferenza sui Nebrodi intesi come risorsa economica del territorio e patrimonio mondiale dell’umanità?

(R) Conosco la Sicilia, ma non conoscevo né Troina né i Nebrodi.  Prima di dire sì all’invito del comune di Troina, mi sono documentato. Mi sono piaciuti sia quello che ho letto della loro storia sia le cose interessanti che ho visto sul posto. Non c`è dubbio che qui abbiamo un perfetto esempio di “paesaggio culturale”, cioè di un sito naturale che l’uomo ha adottato per i suoi bisogni. Il contatto tra la città e la foresta è ben visibile nella storia , nelle tradizioni e nella realtà di oggi. Naturalmente dobbiamo approfondire lo studio del sito, ma penso che i Nebrodi siano un buon candidato per la  World Heritage List.

In passato si è puntato sui grandi insediamenti industriali per promuovere lo sviluppo economico della Sicilia, ma i risultati sono stati modestissimi. Ora si pensa al turismo come a un’attività economica su cui puntare per innescare lo sviluppo. Quali sono, secondo lei, le condizioni per attrarre flussi turistici nel territorio dei Nebrodi?

E’ assodato che nei centri storici ci sono poche possibilità per un`attività economica sostenibile. Per i Nebrodi l’attività economica più importante è senza dubbio il turismo per la loro storia, natura e patrimonio, ma anche per nicchie specifiche come la medicina, l`arte, l`architettura, i paesaggi naturali etc. C`è, però, ancora molto da fare, specialmente nel restaurare le chiese, che sono la parte più importante del patrimonio. I Nebrodi sono perfetti in tutti i sensi e devono rimanere nello stato naturale il più possibile.

L’inserimento nella World Heritage List dell’Unesco darebbe ai Nebrodi una visibilità enorme, facendoli diventare un formidabile attrattore dei flussi turistici. Per quelle caratteristiche di sito misto, frutto delle interazioni degli originari valori naturali con le attività umane tradizionali, quali l’utilizzazione forestale e la zootecnia, per quale tipo di turismo si prestano i Nebrodi?

Troina e i Nebrodi non possono essere mai mete di grandi flussi di turisti, ma certamente hanno tutti i prerequisiti per un turismo di classe, che cerca qual cosa di originale, di autentico.  Troina e gli altri centri non hanno perso l`esprit de lieue, lo spirito del luogo, nonostante tutti i cambiamenti che ci sono stati.

La proposta di candidare i Nebrodi per inserirli nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dovrà essere avanzata dall’Ente Parco dei Nebrodi e dai ventiquattro Comuni che ne fanno parte e di altri enti che ne condividono l’idea.  Qual è, secondo lei, la soluzione organizzativa più adatta per elaborare la proposta di candidatura?

E’ troppo presto per decidere su questi dettagli. Spero che le città coinvolte nel Parco facciano un accordo di programma.  Più forte è l’accordo, più chance avrà la proposta di essere accolta. Anche se la proposta è lanciata da Troina, tutte le città e villaggi avranno da guadagnare, se sarà accolta dall’Unesco.

L’eventuale accoglimento della proposta implicherà delle limitazioni alle attività umane che attualmente si svolgono sui Nebrodi?

Nella cosiddetta  “core zone”, cioè il cuore del sito,  l’ attività dell’ uomo deve essere quasi nulla, ma nella zona tampone è possibile esercitate  attività compatibili.  La Lista tende a conservare quello che c`è.  A mio avviso, anche se i Nebrodi non saranno nella Lista, questa meraviglia dovrà essere comunque conservata bene a vantaggio di tutti.

Quali requisiti deve avere un sito, come i Nebrodi, per essere inserito nel patrimonio mondiale dell’Unesco e quali vantaggi ne avrà il territorio?

Occorrono tre prerequisiti importanti: il sito deve essere ben protetto legalmente, in buono stato di conservazione, visitabile e visibile. La Lista, di certo, darà un’enorme visibilità, che porterà turismo.  Aiuterà inoltre gli amministratori a proteggerlo meglio per il bene del mondo.

Silvano Privitera