Associazione Antiracket parte civile nel processo di imprenditore di Piazza Armerina sottoposto ad usura

Enna. Il Presidente dell’Associazione Antiracket di Gela “G. Giordano”, Renzo Caponetti, ha espresso piena soddisfazione per l’ammissione della costituzione di parte civile della stessa Associazione, patrocinata dall’Avv. Giuseppe Panebianco, avanti il Tribunale di Enna giovedì scorso in un processo che vede coinvolto un imprenditore di Piazza Armerina, che era stato sottoposto ad usura, trovandosi in difficoltà finanziaria. Il fenomeno che, in questo momento di grave crisi economica, sta assumendo proporzioni pericolose e vede, purtroppo, coinvolti sempre più operatori economici del centro Sicilia. L’ Associazione antiracket “Giordano” viene così ad essere sempre più un presidio di legalità assolutamente risolutivo, non solo per Gela e per le province di Caltanissetta ed Enna, ma anche per tutti coloro che vogliono denunciare queste situazioni incresciose ed ai quali viene offerto ogni genere di assistenza possibile nell’accompagnamento alla denuncia e, quindi, nell’intero percorso processuale. Questo a dimostrazione del buon lavoro fino ad oggi svolto in perfetta sinergia con le Forze dell’Ordine, con la Magistratura e con i comparti istituzionali tutti. Certo che l’avvenuta ammissione di parte civile della Associazione antiracket nel processo in parola possa risultare da pungolo, e di auspicio, per gli esercenti del comprensorio ennese avverso la denuncia e, soprattutto, che possa porsi come ulteriore sprone nei confronti di quelli già attivatisi per fondazione della costituenda Associazione antiracket piazzese. Caponetti vuole ringraziare vivamente tutto il personale delle Forze di Polizia che è stato determinante nell’ottenimento dello stesso risultato. In particolare corre l’obbligo di ringraziare il Maggiore Michele Sciarretta, comandante provinciale presso il Reparto Territoriale della GdF di Enna (oggi elevato al grado di Tenente Colonnello, in forza presso il Distaccamento di Bologna), il Dirigente della Squadra Mobile , Giovanni Cuciti, nonché i Dirigenti che si sono susseguiti presso il Commissariato di Piazza Armerina, Dr. Consoli e Dr. Presti.