L’intera collettività regalbutese preoccupata per i numerosi casi di tumore

I numerosi casi di tumore che si stanno registrando anche a Regalbuto, hanno innescato il dibattito tra i residenti i quali si interrogano sulle cause che preoccupano non poco l’intera collettività regalbutese. Si brancola nel buio e ognuno indica in questa o in quella causa i tanti casi di cui fortunatamente oggi si conoscono perché non più relegati al segreto familiare. Di recente se ne è parlato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale durante il quale i consiglieri hanno evidenziato i timori della popolazione e chiesto all’amministrazione comunale di attivarsi per mettere in atto tutte le iniziative adatte alla conoscenza dell’incidenza dei casi a Regalbuto. Sull’argomento è intervenuto il vice sindaco di Regalbuto il quale ha voluto intervenire prima della trattazione dell’ordine del giorno sull’argomento: “Non vi è dubbio che al di la dei freddi numeri quando muore anche solo un regalbutese di tumore è sempre una sconfitta, e che a livello locale bisogna attuare tutti gli strumenti necessari per monitorare quelle realtà che possono essere causa di malattia. In tal senso la nostra amministrazione comunale, così come ha fatto la precedente (grazie a degli studi da parte dell’Azienda sanitaria provinciale), rimane vigile, operativa e disponibile a intraprendere e sostenere iniziative che possano favorire una migliore qualità della vita dei propri cittadini”. L’istituzione del registro dei tumori è forse il passo più significativo. Il progetto nasce all’Istituto di Igiene e Medicina Preventiva di Catania con una legge regionale del 2003 che individuò l’Istituto di Igiene dell’Università di Catania quale referente e depositario della ricerca epidemiologica. Oggi l’area coperta dal RTI (registro tumori integrato) è quella delle province di Catania-Messina-Siracusa-Enna (popolazione 2.320.594 abitanti, dati ISTAT 2011). “Gli esperti del settore ci dicono che per poter avere indicazioni significative dalla lettura dei dati raccolti bisogna tener conto di un territorio vasto e in un tempo abbastanza lungo – conclude il vice sindaco – La presentazione dell’Atlante dei Tumori, che illustra i risultati del progetto che abbraccia i dati del periodo 2003-2009 avvenuta a Palermo presso l’Assessorato Regionale alla Salute il 21 u.s. evidenzia come l’incidenza dei tumori nel nostro territorio (Sicilia orientale) ha come causa primaria la cattiva alimentazione e che va promossa sempre più la dieta mediterranea. Inoltre, per quanto riguarda la provincia di Enna si conferma il dato che statisticamente le percentuali sono poco sotto la media”.
Agostino Vitale