Enna. Tra Crisafulli e Cimino finisce a querela

Enna. Mirello Crisafulli, segretario provinciale del Partito Democratico, ha deciso di querelare il professor Vincenzo Cimino, a seguito delle sue dichiarazioni a mezzo stampa, ritenute lesive della sua onorabilità. “In riferimento alla nota a firma del Prof. Vincenzo Cimino, diffusa dagli organi di informazione – scrive Mirello Crisafulli – comunico di aver dato mandato all’Avv. Giuseppe Gioia del foro di Enna, di proporre apposita querela all’Autorità Giudiziaria e di procedere, al contempo, alla richiesta di risarcimento danni in sede civile, in quanto la stessa contiene affermazioni palesemente false e calunniose”.

Vincenzo Cimino, nelle sue dichiarazioni, inviate al segretario del PD Epifani ed ai quattro candidati alla segreteria del PD, espone tutti i fatti giudiziari che hanno visto il coinvolgimento dell’ex senatore Mirello Crisafulli. Il professor Cimino è stato, in un recente passato, uno dei protagonisti del Partito Comunista, è stato segretario provinciale del Partito. Immediata la riposta di Vincenzo Cimino: “Prendo atto che l’ex senatore abbia preso la via giudiziaria per tutelare il suo onore e la sua dignità personale. Era ora che si affidasse alla giustizia, tenuto conto che quanto pubblicato  dai giornali regionali e nazionali e dai libri d’inchiesta non abbiano mai provocato una reazione coerente su questo piano. Da parte nostra saremo pronti a dare conferma di quanto scritto con la “sommaria memoria sul suo fare politica” inoltrata agli organi di direzione del PD ed ai candidati alle primarie dell’8 dicembre. L’avv. Gioia, incaricato da Crisafulli per la querela, al Consiglio comunale del ’91 definì  gli aderenti al nascente PdS Democratico come persone che si potevano alimentare solo di ghiande. Anche noi ci affideremo a legali che però  avranno, prima su tutto, rispetto della mia militanza politica e della immagine del Partito Democratico, al quale sono iscritto a Perugina”.

 

 

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