Vanessa Scialfa fu strangolata con un cavo elettrico, poi soffocata con un fazzoletto imbevuto di candeggina.
Prima della sentenza di primo grado, Lo Presti ha lasciato una dichiarazione spontanea per chiedere scusa alla famiglia della vittima.”Chiedo venia – ha detto – alla signora Isabella, la mamma di Vanessa, che spero abbia finalmente la pace che non ha avuto in vita”.
La sentenza è stata pronunciata dal Gup del tribunale di Enna Elisabetta Mazza, che ha applicato lo sconto di pena previsto per la scelta del rito abbreviato.